Nomine vertici Usl, Consiglio dei ministri impugna la legge regionale
La proposta di legge di Pour l’Autonomie, approvata nel novembre scorso dal Consiglio Valle, e che modifica le procedure per la nomina dei vertici Usl e proroga il termine di approvazione del bilancio preventivo dell’azienda, è stata impugnata ieri dal Consiglio dei Ministri.
Secondo il Governo “talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie attribuite alla Regione Valle d’Aosta, violano i principi fondamentali in materia di salute e coordinamento della finanza pubblica, ai sensi dell’articolo 117, terzo comma della Costituzione.”
Nei sette articoli, la legge approvata dal Consiglio Valle regolamenta la procedura per la definizione di un elenco di idonei a ricoprire l’incarico di direttore generale, a seguito di avviso pubblico, tra coloro che risultano inseriti nell’elenco nazionale predisposto dal Ministero della salute, tenuto conto che si tratta di una procedura selettiva non comparativa. Viene inoltre definito il numero e i componenti della commissione incaricata della valutazione dei candidati e la possibilità di prevedere il solo rimborso delle spese sostenute per la partecipazione alla medesima commissione. Viene poi introdotte disposizioni regionali per quanto riguarda la predisposizione degli elenchi regionali di idonei alla nomina di direttore amministrativo e di direttore sanitario. Per il direttore amministrativo è stata introdotta la possibilità di accedere all’elenco e, conseguentemente, all’incarico anche a coloro che hanno svolto attività per almeno dieci anni presso strutture o enti pubblici anche in ambito non sanitario di medie o grandi dimensioni, purché l’esperienza maturata abbia comportato l’assunzione di responsabilità dirigenziale, “per ampliare la possibile platea di candidati”.
Infine viene differito al 28 febbraio 2022 il termine per l’approvazione del bilancio dell’Azienda Usl.