Nuova legge sulla caccia, governo regionale dice sì al confronto in commissione
Sì al confronto in commissione prima del varo della nuova legge. E’ passata ieri all’unanimità in Consiglio regionale la mozione sulla gestione venatoria e l’esercizio della pesca sul territorio regionale.
"L’ottica seguita dalla Giunta regionale per presentare un primo documento di revisione normativa è stata quella di trovare equità tra i capi abbattuti e le risorse a disposizione sul territorio. Si è quindi optato per la scelta, suffragata anche da un parere positivo del Comitato caccia, di far pagare di più a chi prelevava di più e di meno a chi prelevava meno" ha spiegato ieri l’Assessore regionale alle Attività produttive, Renzo Testolin "I rappresentanti della circoscrizione 4, sentendosi discriminati, hanno presentato le proprie dimissioni" ha ricordato ancora l’Assessore. "La Giunta regionale ha ampiamente dibattuto le istanze di questi cacciatori, arrivando a valutare di consentire a tutti di cacciare almeno la media regionale di prelievi".
Critiche sono piovute dall’opposizione. "La politica non dovrebbe essere coinvolta in queste situazioni, esistono strutture tecnico-amministrative, invece pare che si sia voluto entrare nelle questioni delle circoscrizioni venatorie, assumendo decisioni diverse da quelle elaborate dai tecnici" ha detto Alessandro Nogara di Uvp. "Premesso che i più di 1.400 cacciatori valdostani conoscono, presiedono e curano il territorio, la legge regionale in materia prevede per le modificazioni una condivisione a partire dalla base, dalle sezioni locali e dalle circoscrizioni" ha sottolineato Albert Chatrian di Alpe. I due consiglieri hanno poi accolto con soddisfazione l’impegno dell’Assessore al confronto e all’approfondimento ma hanno "rappresentato perplessità per il fatto che la Giunta regionale abbia deciso di prendere una strada diversa rispetto a quanto stabilito dai tecnici".