Nuove norme Ztl ad Aosta, commercianti e cittadini ricorrono al Tar
Rivoluzione Ztl ad Aosta, dopo le polemiche si arriva alle vie legali. È stato comunicato questa mattina in una nota stampa la notifica, da parte dello Studio Legale Associato Alicata Aiello Colombarini la notifica “al Comune di Aosta un ricorso al Tar per l’annullamento, previa sospensiva” delle delibere di Giunta sulle modifiche alle norme di gestione delle zone a traffico limitato e quella sulle nuove disposizioni per le agevolazioni della sosta a pagamento per residenti autorizzati e per i titolari di contrassegni ztl.
“I ricorrenti interessati – ha spiegato l’avvocato Fabio Alicata, raggiunto telefonicamente – sono 17 in totale, principalmente commercianti e cittadini della zona di via Croce di Città e di via Aubert”. Nello specifico, si legga nella nota: “I ricorrenti ritengono i provvedimenti impugnati illegittimi e gravemente lesivi dei propri diritti ed interessi, sotto diversi profili. In sintesi, il Comune di Aosta, da un lato, ha regolamentato in maniera più restrittiva alcune fattispecie già esistenti, con norme improntate ad un certo rigore, ma, dall’altro, ha inteso imporre oneri ingiustificati sui cittadini e sui negozianti del centro storico, introducendo, di fatto, nuove forme di tassazione”.
Oneri che, secondo lo Studio Legale, colpiscono in primis i commercianti: “l’abolizione della fascia oraria di libero carico e scarico merci dalle 7 alle 8 e il correlato obbligo di corrispondere al Comune una somma per ogni accesso di 5 euro al giorno, comporta un ingiustificato aggravio di costi diretto ed indiretto, che in alcuni casi, può superare i 1.500 euro all’anno”.
Problemi però, quelli individuati, che si rovesciano poi sugli abitanti della zona, con norme che lo Studio definisce “gravose e vessatorie”: “Con l’abolizione dell’agevolazione alla sosta su strada attivabile mediante “tasto giallo” a parcometro – scrivono – il Comune ha privilegiato la scelta di un pagamento forfetario anticipato di 350 euro l’anno che si rivela oneroso e ingiustificato”.
Provvedimenti “vessatori”, come “l’esclusione dalla validità dell’abbonamento per le zone di sosta a pagamento cittadine, a tariffa di 2 euro l’ora, che sono il più vicino spazio di sosta per i cittadini del centro storico maggiormente interessati. Singolare poi è il pagamento anticipato di un abbonamento presso il parcheggio Ospedale Parini, per il quale non si offre neppure la garanzia della disponibilità del posto auto. Con queste nuove misure imposte dal Comune, il centro storico, già soffocato, viene ulteriormente gravato di restrizioni e ulteriori costi, tutti a carico di residenti e commercianti”.