Nuovi criteri per i colori delle regioni e estensione del Green Pass: le misure del Governo

22 Luglio 2021

“I criteri, proposti dal Governo, riguardanti le percentuali di occupazione dei posti di terapia intensiva e dei posti di area medica per il passaggio da una fascia di rischio all’altra sono inapplicabili per i piccoli numeri della Valle d’Aosta, che rischia di “chiudere” per soli 2 o 3 pazienti positivi ricoverati nel nostro unico ospedale regionale. Si tratta di un rischio tutt’altro che remoto, considerato che durante la stagione turistica la popolazione presente nella regione viene triplicata”. Sono i dubbi espressi dal Presidente della Regione Erik Lavevaz nel corso dell’incontro avvenuto con il Governo, che nel tardo pomeriggio ha approvato il Decreto Covid.

Come avviene il cambio di colore

I nuovi criteri prevedono che con il 10% di occupazione delle terapie intensive – per la nostra regione significano 2 ricoveri – e contemporaneamente il 15% per le ospedalizzazioni si entri in zona gialla, 20% terapie intensive e 30% area medica in zona arancione e 30% terapie intensive e 40% area medica in zona rossa.

Il Presidente della Regione Lavevaz ha chiesto, quindi, al Governo Draghi di  introdurre “una franchigia di almeno 5 posti letto per la terapia intensiva da applicare alle soglie individuate dal governo”.

Green pass

Quando servirà il Green Pass

Il decreto, che proroga lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021, estende l’utilizzo dal 6 agosto del Green Pass dai 12 anni in su (basterà almeno una dose di vaccino o un tampone negativo nelle 48 ore precedenti o esser guarito dal Covid nei sei mesi precedenti) . Servirà a breve per: i servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, per il consumo al tavolo, al chiuso; gli spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò e per i concorsi pubblici.

“Noi vogliamo evitare che una crescita del contagio porti a nuove chiusure generalizzate, e lo strumento che abbiamo in questa stagione è quello della vaccinazione.  – ha sottolineato in conferenza stampa il Ministro della Sanità, Roberto Speranza – Il messaggio che come Governo vogliamo dare è quello di: vaccinarsi, vaccinarsi e vaccinarsi, perché questa è la strada principale se vogliamo metterci alle spalle una stagione così difficile che abbiamo vissuto”. Sulla stessa linea il Premier Mario Draghi che ha evidenziato come “la campagna vaccinale ha permesso all’economia di riprendersi” e sul Green pass “non è un arbitrio ma una condizione per tenere aperte le attività economiche”.

L’estensione del Green Pass non ha convinto Lavevaz e altri presidenti di regioni, che hanno giudicato “eccessivamente restrittivi i criteri di utilizzo del Green pass ipotizzati dal Governo” ed hanno chiesto “almeno di sgravare gli esercenti dalla responsabilità del controllo dei clienti”.

Scuola e trasporti: decisione rimandata

“A noi è parso che il decreto di oggi fosse già molto complicato per abbracciare tutti i problemi che vi sono. Sono rimaste fuori tre aree: lavoro, scuola e trasporti. Questi verranno affrontati molto rapidamente” ha promesso il Premier Draghi, mentre il Ministro Speranza ha ribadito come la scuola sia “una priorità assoluta per il Governo. Faremo ogni sforzo per consentire una riapertura in sicurezza e in presenza”. E sull’obbligo vaccinale per i docenti, il Ministro ha detto “dobbiamo valutare tutti gli strumenti potenziali per recuperare quel 15% di non vaccinati”.

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