Operazione Altanum, le reazioni di Adu Vda e M5S

19 Luglio 2019

“Occorre una vigilanza attiva, costante, intransigente e determinata da parte di tutte le forze politiche”. A dirlo, commentando l’operazione Altanum, è il M5S nel dirsi “sgomento” nell’assistere ad un nuovo capitolo delle attività della ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.

“Dopo l’operazione Geenna  che ha visto coinvolti tra gli altri anche importanti esponenti politici locali come il Consigliere regionale Marco Sorbara, arrestato con la gravissima accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, siamo oggi ad un nuovo capitolo che vede tre arrestati nell’operazione Altanum. Gli inquirenti hanno evidenziato importanti riscontri tra le due operazioni, delineando un possibile quadro di lotta ‘ndranghetista per spartirsi il territorio valdostano e per esercitare la supremazia sulle attività della nostra regione” scrivono i consiglieri grillini in una nota

“Per parte nostra non esiteremo a denunciare ogni e qualunque vicinanza, prossimità o addirittura connivenza tra le organizzazioni mafiose e le istituzioni pubbliche che rappresentano i cittadini valdostani. Purtroppo la cronaca giudiziaria ci ha insegnato che tali connivenze sono reali e presenti anche nella nostra Valle.”

Ad intervenire sui recenti fatti di cronaca è anche Adu Vda. “Ancora una volta le notizie allarmanti che giungono da magistratura e organi inquirenti ricostruiscono l’immagine di una regione, la nostra, la Valle d’Aosta, attraversata dagli interessi criminali di alcune cosche mafiose, sfregiata da metodi violenti, colpita nel tessuto sociale ed economico, umiliata nelle Istituzioni. Dalle indagini – “Tempus venit”, “Geenna” e, oggi, “Altanum” – si profilano ipotesi di reati gravissimi che, di nuovo, gettano nello sconcerto e nella preoccupazione la cittadinanza.” scrive in una nota Daria Pulz. “Oggi Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d’Aosta non intende strumentalizzare le notizie che ancora stanno prendendo forma né, tantomeno, allontanarsi dai principi garantisti che hanno sempre guidato la sua azione, ma vuole certamente dimostrare il profondo disagio di chi da poco più di un anno siede sui banchi del Consiglio regionale e, da prima, tramite la Consigliera Carola Carpinello, del Consiglio comunale di Aosta. Troppe volte abbiamo dovuto riflettere, sulla scorta della cronaca giudiziaria, sulla tenuta democratica delle Istituzioni valdostane e sulla loro capacità di garantire, rappresentare e tutelare i cittadini e le cittadine di questa regione così travagliata, attraversata da interessi oscuri e violenti che avvelenano nel profondo il tessuto della comunità”,

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