“Opposizione o delegittimazione?”, Rete civica attacca Lega, Mouv’ e Adu

06 Dicembre 2019

“Il Consiglio regionale è da mesi ingolfato da centinaia di atti depositati da LegaMouv-Adu. Complice un regolamento ormai vecchio, il principale organo democratico della nostra regione è bloccato da richieste di discussioni su qualsiasi argomento, da fiumi di parole, da risoluzioni a raffica presentate praticamente su ogni proposta di legge o atto amministrativo che arriva all’esame del Consiglio, da frequenti e lunghe richieste di interruzioni dei lavori per consultazioni e confronti interni. Alla esasperante lentezza dei lavori contribuisce anche la compagine dei 17 che non sempre arriva in Consiglio con una chiarezza di idee sugli orientamenti da assumere. Nel caso della maggioranza si tratta di insufficiente programmazione preventiva”.

A scriverlo è Rete civica, il movimento che in Consiglio Valle esprime Chiara Minelli e Alberto Bertin, che non ha digerito la lentezza dei lavori dell’assemblea che, a loro dire, ha responsabili precisi: “Nel caso di LegaMouv-Adu – scrivono – si tratta di una precisa strategia per bloccare il Consiglio regionale, per dire che siamo allo sbando, che non si fa nulla e che bisogna sciogliere il Consiglio per andare al voto. È inquietante l’asse che si è creato fra LegaMouv e Adu. Tre soggetti politici che hanno idee diverse, che hanno elettorati diversi, impostazioni ideologiche diversificate ma che operano a braccetto ed in modo organizzato”.

Non solo: “Emblematica è la vicenda delle ripetute richieste di convocazioni di Consigli straordinari. Siccome il Consiglio per eccesso di proposte avanzate, di verbosità ed interruzioni dei lavori non riesce a smaltire i punti all’ordine del giorno, allora ecco le richieste di convocazioni di Consigli straordinari sulle proprie iniziative. Uno strumento che dovrebbe avere carattere eccezionale e che dovrebbe affrontare un solo tema, viene invece usato come se fosse procedura normale per dare una corsia preferenziale a temi scelti dall’asse. Per tali convocazioni sono richieste 12 firme e la consigliera di Adu aggiunge regolarmente la propria firma determinante alle altre 11”.

Il problema è la riforma istituzionale

“Che cosa hanno in comune un movimento nazionalista e sovranista come la Lega di Salvini, un Mouvement che si professa autonomista e un soggetto che si colloca a sinistra come Adu – si chiedono dai lidi di Rete civica –? Nulla, ma vogliono tutti (a parole) lo scioglimento del Consiglio, e sono accomunati da un grande impegno per contrastare una riforma istituzionale che dà agli elettori valdostani il potere di scegliere una maggioranza, un Presidente ed un programma per una intera legislatura. Se passasse la riforma, niente più ribaltoni, niente più giochini, niente più compromessi e teatrini inutili”.

L’opposizione seria del M5s

Ad accomunare Lega, Mouv’ e Adu, stando al movimento di Minelli e Bertin, c’è anche altro: “Inoltre hanno un nemico comune: Rete Civica, il bersaglio preferito dei loro interventi. Qualcuno potrà osservare che queste sono le regole del gioco, che l’opposizione non può che fare blocco. Ed invece non è così. E la dimostrazione migliore viene dal gruppo regionale dei 5 Stelle che vota nel merito dei provvedimenti, che non si è aggregato all’asse LegaMouv-Adu, che ha una sua autonomia di giudizio e comportamento. C’è chi fa una opposizione strumentale e indiscriminata e chi fa una opposizione seria e mirata”.

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