“Orgueil Valdôtain”: un manifesto sollecita riunificazione autonomisti

20 Gennaio 2023

Mentre all’orizzonte si intravede una nuova frattura all’interno dell’Uv, spunta fuori il manifesto “Orgueil Valdôtain. Omo Su de Tera!”, redatto da un gruppo di imprenditori, amministratori e cittadini per ricomporre “tutte le sensibilità unioniste-autonomiste, federaliste, cristiane e progressiste”. 

“L’avevamo preparato e definito durante le feste” spiega il portavoce Osvaldo Chabod “poi con le accelerazioni degli ultimi giorni abbiamo deciso di diffonderlo. Il nostro è un appello per dire: smettetela di bisticciare, proviamo a ricostruire e rimettere insieme il mondo autonomista. Sono da cinque anni che si parla di riunificazione, vediamo delle accelerate improvvise  e poi delle decelerate a seconda di quanto succede a Palazzo”.

Obiettivo del manifesto è di dar vita non a “un nuovo movimento, ma un movimento nuovo“.  “Vogliamo rimettere insieme quello che si è disgregato – prosegue Chabod – per me poi, da unionista, il cappello di questo progetto federato dovrà essere continuare a essere l’Uv”.

Il manifesto sarà presentato e diffuso durante la prossima Fiera di Sant’Orso. 

“La fase politica attuale, in Valle d’Aosta, è caratterizzata da una grande divisione delle forze autonomiste, federaliste, cristiane e progressiste, che implica un immobilismo amministrativo. Una fase contraddistinta dall’assenza di un progetto politico autonomista e federalista, di una capacità a cercare delle soluzioni comuni oltre che a studiare i dossier più urgenti, in modo concreto e immediato. Questo ci impedisce di esercitare completamente le nostre competenze statutarie, di definire le nostre priorità e di risolvere i problemi della comunità, proponendo soluzioni efficaci e durature, con uno sguardo sul futuro che, oggi, purtroppo manca”.

Tra i problemi della politica valdostana, i promotori del manifesto, mettono “la crisi dei movimenti e dei partiti politici, che si sono trasformati in comitati elettorali, utilizzati solamente per il mantenimento o la conquista del potere e che non rispondono a nessuno o quasi.” L’Uv viene accusata di aver “perso la sua capacità di attrazione” e i suoi organismi “la loro rappresentatività”, ma anche gli altri movimenti autonomisti “sono in grande difficoltà”.
Per questo, secondo i promotori del Manifesto, “bisogna intervenire al più presto”, attraverso la costituzione di un “gruppo di azione autonomista e federalista” che nella primavera prossima convochi “una assemblea popolare per realizzare il progetto di ricomposizione dell’area unionista-autonomista”.

Omo su de Tera!
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