Oyace, dopo l’arresto del Sindaco si cercano convergenze. Con l’ombra del commissariamento

15 Giugno 2020

Oyace, adesso, è a un bivio.

Giovedì 18 giugno, infatti, si riunirà il Consiglio comunale in un’atmosfera – dopo gli arresti domiciliari del Sindaco Remo Domaine, accusato dalla Procura di aver stretto un “patto corruttivo” con l’imprenditore (e assessore a Bionaz) Flavio Petitjacques per la realizzazione della centralina elettrica in località Gallians – surreale.

Essendo un paese sotto i mille abitanti la normativa non prevede la sostituzione diretta del Primo cittadino con il suo Vice ma, al contrario, la decadenza di tutta la Giunta.

A prospettarsi è quindi un Consiglio con un esecutivo disarcionato, ed un tempo limite di 30 giorni, a partire dall’arresto di Domaine dell’8 giugno: o si trovano gli equilibri per formare un nuovo governo – Sindaco, Vice e Assessori – o la soluzione alle porte è quella del commissariamento del Comune.

“Il prossimo Consiglio – spiega il Vicesindaco di Oyace Sandro Favre – servirà per prendere atto della sospensione del Sindaco” per effetto della Legge Severino.

Prima di muoversi, però, servono certezze: “Bisogna capire come proseguirà l’indagine – spiega ancora Favre –, e se nel caso fossero tolti i domiciliari al Sindaco capire se lui possa o meno riprendere l’attività. Noi cominceremo ad aprire un discorso per capire la strada da percorrere”.

I tempi sono stretti: “Dobbiamo provare a intavolare questi discorsi entro l’8 di luglio, vedere se ci sono disponibilità e convergenze in aula per formare un nuovo governo. È sempre stato un Consiglio poco litigioso, con le delibere quasi sempre approvate all’unanimità. Il dibattito forse un po’ più accentuato è stato proprio sulla centralina, con diverse osservazioni dei consiglieri. Ora bisogna vedere le disponibilità, anche contando che questa consiliatura doveva finire a maggio ed è stata prorogata per la pandemia. Non si era ancora pensato di intavolare discorsi sul futuro del Consiglio. Ne avevamo parlato come Giunta, poi il Coronavirus ha cambiato tutto”.

Con i cocci del virus in mano, Oyace si riunisce in Consiglio anche con il “colpo” arrivato dall’arresto del Sindaco Domaine: “Ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno – chiude Favre –. Nessuno ha sollevato perplessità che potessero esserci degli interessi del Sindaco, c’era stato un ampio dibattito sul fatto che la centralina potesse fare troppo rumore. Anche perché a noi spettava decidere se il progetto fosse di pubblica utilità, e per noi lo era, dando poi mandato alla Regione di proseguire con il progetto”.

Progetto che poi la Regione stessa ha sospeso – per bocca dell’Assessorato alle Finanze – “fino a che non saranno note le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria”.

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