Partita la verifica di maggioranza. Mouv: “Non siamo l’alibi per la caduta della Giunta”

09 Agosto 2017

E' partita ieri sera con un incontro fra le varie forze politiche la verifica di maggioranza. La riunione è arrivata dopo le critiche al governo regionale in Consiglio Valle da parte di Elso Gerandin e Andrea Padovani ma soprattutto dopo il lungo affondo politico di Laurent Viérin. Proprio i progressisti ieri sera hanno detto al tavolo, tirando in ballo il rappresentante di Mouv, che per loro la maggioranza non c'è più. Parole a cui ieri Gerandin e oggi il coordinatore Damien Charrance rispondono così: "La nostra posizione politica assunta in Consiglio regionale non può per nulla essere assunta come alibi per ennesimi progetti politici e a pretesto della caduta in piena estate della Giunta Marquis". Il riferimento è al progetto di controribaltone a cui Uv e Uvp stanno lavorando e che potrebbe chiudersi già nei prossimi giorni. 

"L'uscita dalle Commissioni in Consiglio Valle di Elso Gerandin in quota maggioranza – dove è sostituibile senza problemi – " sottolinea Charrence "è il segno di un disagio in merito a quei "non" cambiamenti di metodi, di stile, di trasparenza, di condivisione, di scelte nelle "partecipate" che valorizzino professionalità e competenze  se possibili giovani e manifestato ogni volta in sede politica di maggioranza, in cui si chiedeva discontinuità rispetto all'azione di Governo precedente".

Una scelta che però non equivale al venir meno del voto in aula di Gerandin. Lo stesso ha ribadito in Consiglio Valle l'esigenza di ritornare alle urne ad ottobre, non appena la nuova legge elettorale entrerà in vigore. "Da sempre abbiamo ribadito come la strada maestra – realizzato quanto pattuito nella mozione di sfiducia costruttiva con cui si cambiò il Governo regionale – restino le elezioni regionali – scrive ancora Charrence –  che sono il momento decisivo per proposte chiare e definite a beneficio dei cittadini elettori."

Il nodo delle elezioni anticipate in autunno rimane la finanziaria regionale. "Con la richiesta dei 144 milioni da parte dello stato" dice Gerandin "sarà difficile trovare 18 voti perché a malapena si potranno trovare le risorse per andare a salvaguardare le spese correnti. A questo punto è meglio andare in esercizio provvisorio e lasciare a chi sarà eletto il compito di costruire una manovra di più ampio respiro". 

 

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