Passaggio del testimone in Fédération. Lavoyer: “Scelta serena”
“La scelta fatta non è assolutamente condizionata da fattori esterni. Abbiamo voluto aspettare solo l’esito positivo giudiziario di La Torre e da parte mia non avevo nessun tipo di impedimento dato che non ho nessuna pendenza o atto giudiziario in corso”. Sono le prime dichiarazioni dell’ex assessore regionale alle Finanze, Claudio Lavoyer, nel passare il testimone al collega Leonardo La Torre, che nel corso del prossimo Consiglio regionale sarà nominato Assessore. Nella conferenza stampa indetta questa mattina dai due consiglieri regionali di Fédération Autonomiste è emerso quanto già si immaginava e diceva rispetto alla copertura dell’Assessorato tenuto ad interim dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, dopo le dimissioni di Lavoyer.
Sull’incarico assessorile si è scoperto però che ad inizio legislatura il posto doveva andare a La Torre che ha poi rinunciato perché sapeva che da lì a poco sarebbe stato imputato per l’appalto sul servizio di sicurezza dell’azienda piemontese Amiat. Così cedette l’incarico a Lavoyer, che ha confessato di aver accettato quasi a malincuore perché preferiva occuparsi del Movimento. Ora potrà farlo. Lavoyer, oggi nei panni di segretario di Fédération, si sta occupando del rilancio del partito e i contenuti della nuova linea politica saranno resi noti in una conferenza stampa la prossima settimana. “Ci teniamo a precisare, rispetto alle voci di corridoio che girano che ci presenteremo alle prossime regionali, con l’UV – ha sottolineato Lavoyer – e a livello nazionale cercheremo un raccordo con le forze del Nord che stanno combattendo contro il centralismo statale”.
“Assumo questo incarico in un momento in cui l’Assessorato al Bilancio è centrale – ha commentato detto La Torre – dobbiamo partire con grande decisione perché lo Stato non tiene conto delle nostre prerogative e continua ad avere due pesi e due misure” facendo riferimento al caso Sicilia di questi giorni “I soldi dati alla Sicilia annullano il principio di sacrificio condiviso – ha continuato La Torre, e con toni forti “ma da intendere nell’accezione positiva” il prossimo Assessore al Bilancio ha aggiunto “così come dice Monti, anche la Valle d’Aosta deve entrare in uno stato di guerra, ma in senso positivo ovviamente, nella difesa dei propri diritti”.
Sui mancati chiarimenti di Lavoyer rispetto alla vicenda Banca d’Italia, lo stesso ha precisato nel rispondere ai giornalisti “Sono molto sereno, qui chi deve dare chiarimenti non sono certo io che non ho nessuna pendenza e sono assolutamente pulito. Dagli accertamenti, e ci sono documenti che lo certificano, non è uscito nulla, nulla di illegale è stato commesso, non ho avuto avvisi di garanzia, è stato detto molto ma senza fondamento e a pena di querela”. E a chi chiedeva se qualche altro movimento aveva provato a mettere in discussione l’assessorato alla Fédération, Leonardo La Torre ha risposto "Nessuno ci ha mai provato, ne PdL né Stella Alpina, cui riconosco un positivo atteggiamento, hanno mai avanzato pretese".