“Perron inadeguato”: la minoranza in Consiglio Valle chiede la testa dell’assessore

20 Febbraio 2017

Tornano ad addensarsi le nubi su Ego Perron, assessore regionale alle Finanze. I consiglieri di minoranza hanno infatti depositato oggi una mozione di sfiducia – firmata da tutta l'opposizione (Cognetta, Gerandin, Chatrian, Roscio, Bertin, Certan e Morelli) – che verrà discussa durante l'adunanza del Consiglio Valle del 22 e 23 febbraio.

La minoranza chiede la testa di Perron dal momento che, si legge nella mozione di sfiducia, “nel Defr 2017/19 non era presente nessun riferimento al prestito di 48 milioni di euro al Casinò o alla quotazione in borsa di Cva” e che “non più tardi di alcuni consigli fa l'assessore Perron aveva dichiarato che non era necessario ricapitalizzare 'per ora' la casa da gioco”. A ciò si aggiungono, sempre secondo i consiglieri firmatari di M5S, Alpe e Gruppo Misto, “le risposte date in aula che mettono in dubbio non solo il lavoro espresso dall'assessore quanto l'integrità personale del consigliere Perron il quale non solo omette le risultanze ma fornisce risposte volutamente fuorvianti in modo da evitare di fornire le informazioni corrette”.

Alle accuse si aggiunge “la costante e continua volontà politica dell'assessore di prendere decisioni strategiche fondamentali per la Regione in totale solitudine”, e si contestano a Perron il rinvio a giudizio per 'l'affaire' della filiale Bccv di Fénis, la gestione “inadeguata, disastrosa, discutibile e volta più al consenso personale che a risolvere i problemi” del Casinò rimessa nelle mani del Presidente Rollandin “quando ha capito di essere inadeguato a risolvere tale problema”.

A questo la minoranza aggiunge nero su bianco che la proposta di legge approvata sulla Casa da gioco sia stata fatta proprio per sopperire “le grosse lacune e mancanze dell'assessore”, oltre puntare il dito contro la contestata gestione del Crer sbarcata in II Commissione questa mattina.

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