Pirogas e teleriscaldamento, per ora si scalda solo l’aula
La campagna referendaria sul pirogassificatore entra nelle aule del Consiglio Valle e scalda l’assemblea, fino a quel momento, abbastanza spenta. Ad innescare le scintille, un’interrogazione del Partito democratico che chiedeva conto del progetto del teleriscaldamento per la città di Aosta.
“Il grande progetto dell’Aosta capitale si è inabissato – ha sottolineato Raimondo Donzel – è finito nel tunnel del Metrò.” Donzel ha poi spiegato come il progetto sia in realtà riemerso nell’ambito di una conferenza, tenuta dalla Zublena con gli agricoltori, e sia stato legato al progetto del pirogassificatore.
“I lavori del teleriscaldamento non sono ancora iniziati – ha spiegato la Zublena – perché il progetto si è sviluppato in un momento in cui l’economia entrava in piena crisi economica e comportava un atteggiamento diverso del sistema bancario rispetto ai nuovi progetti”.
Sul possibile legame pirogassificatore – teleriscaldamento, l’Assessore ha sottolineato come “sia previsto nel capitolato speciale d’appalto lo studio di una soluzione integrata fra la valorizzazione del gas di discarica (Ndr oggi alimenta la centrale termica della zona Autoporto) e del gas di sintesi del nuovo progetto del pirogassificatore. L’implementazione di altri circuiti considererà anche l’impianto di teleriscaldamento, quando sarà presente. ”.
Per Donzel però le affermazioni dell’Assessore sono “sono pure fantasie elettorali. Ad oggi non esiste un progetto di teleriscaldamento e quindi non può essere implementato. E’ tutto inventato, qui si mente sapendo di mentire, perché il gas metano prodotto dai gas di discarica non c’entra nulla con i gas del pirogassificatore”.