Pirogassificatore, i Giovani Comunisti provano a svelare intrecci tra politica e economia
"Con una gestione dei rifiuti che preveda l’uso capillare di piccole compostiere e l’utilizzo degli scarti rimasti nella bioedilizia ci guadagnerebbe la collettività, mentre invece qui si vuole far guadagnare solo alcuni privati". Rosa Rinaldi è la delegata nazionale all’ambiente di Rifondazione Comunista e ieri sera è intervenuta ad Aosta sul tema del pirogassificatore, a margine di un incontro dove si voleva far luce "sugli intrecci politici e economici attorno all’opera".
I Giovani Comunisti valdostani hanno infatti provato, nei giorni scorsi, a ricostruire il gruppo di aziende e le loro proprietà che dovrebbero gestire l’appalto da 220 milioni di euro. "Un puzzle di scatole cinesi – descrive Alessandro Pascale – una di queste finisce a Lussemburgo ed è molto difficile capire chi ne è il proprietario".
Il "dossier" dei Giovani comunisti non è però aggiornato alle ultime notizie di cronaca. Si menziona ad esempio un processo ad uno dei vertici dell’azienda Noy Ambiente – Green Holding, dimenticando però che questo non arriverà a sentenza perchè l’imputato è deceduto l’anno scorso. Oppure si menziona l’arresto di un amministratore della Gea srl, senza accennare però alla scarcerazione, avvenuta qualche giorno dopo, per decisione del tribunale del riesame, dopo l’accoglimento di tutte le istanze della difesa.
"Ci scusiamo per i dati non aggiornati – afferma Pascale – anche se quei casi, che si riferivano a gravi inadempienze e abusi in ambito di smaltimento dei rifiuti, fanno comunque destare preoccupazione".
Sempre nel documento dei GC, si ricorda la condanna per corruzione, risalente ai primi anni ’90, di Giovanni Bertino della Cogeis spa, azienda nella "cordata" del pirogassificatore. "Un anno e sei mesi – ricorda il dossier – per gli appalti truccati della Torino – Aosta". Infine, Pascale evoca "un possibile conflitto di interessi, perchè la società Baltea Service è amministrata da Anna Fosson, sorella del senatore Fosson, e dal marito Piero Bal, iscritto alla sezione di Chesallet dell’Union Valdôtaine".