Pirogassificatore, il 14 dicembre udienza per il ricorso al Tar. Zublena: “Era un atto prevedibile”
“Il ricorso presentato dall’Associazione Temporanea di Imprese esclusa dal bando di gara per la costruzione del pirogassificatore in Valle d’Aosta rientra pienamente nei diritti legalmente riconosciuti all’interno di un normale iter di aggiudicazione di un appalto pubblico”.
Così l’Assessore all’Ambiente Manuela Zublena a seguito delle dichiarazioni di Legambiente Valle d’Aosta. «Così come i cittadini hanno il diritto di raccogliere le firme per indire un referendum, allo stesso modo l’ATI ha il diritto di far valere la propria posizione e di opporsi alla decisione della Commissione che ha ritenuto di escluderla dalla gara. E’ una procedura prevista dall’ordinamento amministrativo che tutela gli interessi legittimi di un soggetto che ritiene di poter dimostrare di possedere i requisiti per essere riammesso alla gara, una procedura garantita dalla nostra democrazia che avevamo messo in conto fin dall’inizio anche perché in Italia tutti gli appalti sono caratterizzati da un elevato numero di contenziosi e non stupisce che si presenti un ricorso su una gara da 225 milioni di euro”.
Secondo l’assessore Zublena, le dichiarazioni diffuse da Legambiente mirano a screditare il lavoro condotto dalla Regione in tema di gestione dei rifiuti. “Le ricette proposte dall’associazione per affrontare il problema dei rifiuti sono tutte azioni che stiamo mettendo in pratica ormai da diversi anni e che interpretano appieno gli obiettivi fissati dall’Unione europea”.
L’udienza è convocata per il 14 dicembre
Intanto, il giorno dell’udienza si avvicina. Il 14 dicembre il Tar della Valle d’Aosta esaminerà il ricorso presentato dal raggruppamento temporaneo d’imprese (Aimeri Ambiente srl e Sct Sorain Cecchini Tecno srl).
Il Tribunale amministrativo si dovrà esprimere riguardo alla richiesta di sospensione dei provvedimenti impugnati. Le ditte chiedono in particolare l’annullamento dei verbali della Commissione di appalto. Secondo l’esito dell’istruttoria tecnica il solo raggruppamento di imprese (rispetto ai due iniziali) rimasto in gara è composto da Noy Ambiente Spa; Rea Dalmine Spa; Valeco Spa; Gea Srl; Cogeis Spa; Ivies Spa. Le ditte Aimeri Ambiente srl e Sct Sorain Cecchini Tecno srl erano invece state escluse per la mancanza di alcuni dei requisiti tecnici ed economici richiesti.