Pnrr, la Valle d’Aosta rivendica la gestione diretta di larga parte dei fondi
La Valle d’Aosta protesta per la gestione che si sta delineando del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il Presidente della Regione invierà a Roma una lettera, che sarà “accompagnata naturalmente ad azioni politiche forti, perché non si può pensare di essere messi a margine in alcuni di quei piani”.
A spiegare “la delusione” valdostana è l’Assessore regionale agli affari europei Luciano Caveri, intervenendo in Consiglio regionale nella sessione europea.
“Le regioni e le province autonome rivendicano la possibilità di una gestione diretta di larga parte dei fondi che dovrebbero essere attribuiti. – ha detto Caveri – Oggi invece ci troviamo di fronte ad un piano di resilienza estremamente centralistico, rispetto al quale incominciamo ad avere anche delle avvisaglie che non sono così rassicuranti”.
La Valle d’Aosta chiede di ricevere i fondi anche per le materie di sua competenza, risorse che verranno spese seguendo le linee del Pnrr. Stesso discorso per i fondi destinati ai comuni, che si chiede arrivino alla Regione, che ha competenza in materia di finanza locale.
“Il rischio di non avere alcuni fondi potrebbe avvenire se i bandi nazionali si dimenticassero delle autonomie differenziate, pensando che certe materie sono coperte con nostro bilancio – aggiunge Caveri – mentre questi sono fondi eccezionali che ci spettano”. Il rischio riguarda i settori della sanità, della scuola ma anche del sociale.
“Questi fondi potrebbero essere non solo utili per lo sviluppo della Valle d’Aosta, ma utili in particolare per la ripresa della nostra Valle colpita in maniera particolare da alcune decisioni, come la mortificazione del turismo invernale, che oggi è ancora più macroscopica rispetto all’apertura delle spiagge senza grandi problemi”.
La scorsa settimana la Regione ha preso parte ad un incontro tecnico politico con le altre regioni e province autonome. “Durante l’incontro – ha in seguito spiegato il Presidente della Regione Erik Lavevaz –
si è convenuto di condividere una richiesta sottoscritta dalle Autonomie speciali, alla quale riteniamo debba seguire un incontro urgente con il Ministro Franco. La richiesta più urgente e significativa è quella di ottenere una rivalutazione, almeno per i prossimi due anni, del contributo delle Regioni e delle Province autonome agli equilibri della finanza pubblica, oltre alla garanzia di un adeguato ristoro, già nel 2021, delle minori entrate tributarie del medesimo esercizio così come convenuto in sede di Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni.”