Pradelli, M5S: “Velocizzare le assegnazioni delle case popolari”. Sorbara: “Basta demagogie”
Un aumento di orario di lavoro, da due a tre ore al giorno, nel bar-pasticceria in cui fa la commessa ha fatto sì che si superasse il limite Isee che le garantiva la casa in emergenza abitativa. Patrizia Ponticelli abita in una traversa di via Saint-Martin-des-Corléans e guadagna circa 600 euro al mese. Da più di un anno vive in un appartamento con tre stanze, bagno e corridoio con una bambina, sua figlia, di cinque anni.
"L'affitto reale di questa casa privata è intorno ai 550-600 euro – spiega Ponticelli – io ne pago 219 euro e il resto lo mette il Comune". Nell'ultimo controllo Isee, però, il reddito era fuori dai parametri per via dell'aumento di ore lavorative e così dal Comune di Aosta è arrivata una lettera che chiede di lasciare l'abitazione entro il 31 dicembre di quest'anno.
"Sono andata dall'assessore Sorbara per informarmi – racconta la signora – e mi è stato confermato che devo lasciare casa oppure pagare da me l'affitto di 600 euro, ma come faccio?". Il problema per Ponticelli sarebbe anche pagare un eventuale trasloco dei mobili, mobili che non ci starebbero in casa della madre, nel caso decidesse di andare per qualche tempo a vivere lì.
Oltre a questo, sulla famiglia grava una cartella Equitalia di circa 1300 euro, frutto di una mora per non aver pagato la tassa sui rifiuti. Patrizia Pradelli, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, che ha portato a conoscenza questo caso, lamenta il non accoglimento in consiglio di una mozione del suo gruppo sul baratto amministrativo: "Chiedevamo di barattare debiti sulle tasse con lavori socialmente utili, ma non siamo stati ascoltati", afferma.
Ponticelli e la consigliera insistono nel chiedere maggiore rapidità nell'assegnamento delle case popolari. La signora sostiene di essere al settimo posto in graduatoria, anche se nel punteggio si conta anche il fatto di essere in emergenza abitativa, condizione che però non sussiste più e la vedrà probabilmente scendere. Inoltre la graduatoria sarà riaggiornata con i nuovi isee prima di un eventuale assegnazione.
"Prima di assegnare i 76 alloggi del quarto lotto di via Chamonin noi ricontrolleremo tutte le condizioni economiche di chi ci chiede una casa – replica al telefono l'assessore Marco Sorbara, che da un anno ha la delega sul tema – è l'aspetto che ci sta facendo tardare, ma sul quale eravamo d'accordo anche con le opposizioni: non possiamo assegnare delle abitazioni così e non capiamo perché si utilizzino casi singoli per fare demagogia".
"Per noi il caso della signora è un successo perché è riuscita a migliorare il suo Isee e ad uscire dai requisiti dell'emergenza abitativa, mentre dall'altra parte si dice che è in mezzo ad una strada – aggiunge l'assessore – ma noi non lasciamo nessuno in mezzo ad una strada e due settimane fa eravamo rimasti d'accordo per rivederci con la signora, assieme ai servizi sociali".
L'assessore ha fatto sapere che domani ci sarà un incontro tra Aps, Comune, Arer e Regione per l'assegnazione del quarto lotto: "Avevamo detto che per lo scorso settembre avremmo assegnato gli alloggi e siamo consapevoli di essere in ritardo – continua – ma abbiamo lasciato del tempo ai vecchi assegnatari di poco indietro con i pagamenti per mettersi a posto e poi c'è anche l'aspetto che una buona parte di coloro che avevano diritto a spostarsi nel quarto lotto dalle vecchie abitazioni hanno deciso di farlo".
L'assessore chiude promettendo che le assegnazioni saranno fatte entro la fine dell'anno: "O al massimo in primavera".