Quote rosa e Cassa depositi e prestiti, Manes: “Azione inopportuna e senza senso”
“O la parità di genere è considerata da tutti un valore aggiunto della nostra società, oppure è bene che qualcuno mi spieghi perché si usano due pesi e due misure.” Così il deputato valdostano Franco Manes intervenendo oggi, martedì 10 luglio, nell’aula della Camera per chiedere, assieme a tutte le opposizioni, una informativa urgente del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sull’indiscrezione uscita sui media di una modifica dello statuto della Cassa depositi e prestiti per togliere l’obbligo di ‘quote rosa’ per i componenti il Cda.
Renate Gebhard, presidente dei deputati della Svp e delle minoranze linguistiche, ha definito la proposta di modifica dello statuto di Cassa depositi e prestiti come un “atto di analfabetismo politico“. Gebhard ha dichiarato: “Si vorrebbe ricondurre le donne a sottostare a quel tetto di cristallo il cui abbattimento è stato e, devo dire, rimane il punto essenziale ai fini di una effettiva parità di genere”. Ha proseguito evidenziando come una tale decisione andrebbe nella direzione opposta rispetto alla parità di genere e alla riduzione delle diseguaglianze, aggiungendo: “Che l’ipotesi di modifica dello statuto della Cdp sia consapevole o derivi dall’ignoranza delle conseguenze che avrebbe, il nostro allarme è profondo e mi aspetto dalla prima donna presidente del consiglio dei ministri che reagisca di conseguenza”.
Per il deputato Manes sarebbe “Un’azione inopportuna e senza senso. Forse la CDP è un’istituzione che non deve allinearsi alle norme di buon senso applicate nei cda delle partecipate, nelle regioni e nei nostri comuni? Necessaria quindi una riflessione sul tema della parità di genere da parte del parlamento”.