Renouveau Valdôtain, VdA Vive e Verdi si sciolgono in un partito unico: i Verdi dicono di sì
E’ stata un’assemblea, quella svoltasi oggi pomeriggio, 6 febbraio, per i Verdi valdostani. Lo ha ricordato subito Dina Squarzino: “Oggi siamo qui per aderire a un nuovo movimento politico”. La decisione è stata presa con 4 astenuti, tra cui Titti Forcellati e 18 si. L’assemblea ha quindi ufficialmente deciso di aderire ad un nuovo partto che nascerà il 27 febbraio. La nuova formazione politica raccoglie una parte del Galletto, l’Alleanza Autonomista progressista. Verdi, Renouveau Valdôtain e Vallée d’Aoste Vive diventeranno quindi un partito solo. “Per noi – ha detto Elio Riccarand – è un momento molto importante, aderiamo ad un nuovo partito, proseguendo un progetto iniziato nel 2006. Ci sarà una fase di transizione, che durerà un anno, dopodiché terremo un congresso vero e proprio. Ma il movimento partirà prima, tra qualche giorno”. Ancora mistero assoluto, sia per quel che riguarda il nome, sia per il nuovo simbolo. <Autonomia, democrazia e ecologia> saranno i valori guida della nuova formazione politica.
Il progetto ha convinto la maggioranza dell’assemblea: “Con noi – ha detto Carlo Curtaz – ci sono persone che conosciamo, con le quali abbiamo già lavorato, e lavorato bene. Non ci uniamo con un campo avverso. Credo che il terreno sia favorevole, dobbiamo essere capaci di far passare i nostri temi. Sono convinto che questo progetto darà una forza maggiore alle politiche verdi”.
Di parere diverso Titti Forcellati, che non nasconde i suoi dubbi. “Esprimo tutta la mia perplessità rispetto a questo nuovo soggetto politico. In politica sono i numeri che contano, e sono perplessa perché, in questa logica, vedo la nostra parte perdente all’interno del gruppo. Una parte del mio cuore – ha detto commossa – soffre per questa decisione. Per questo al momento mi astengo. Non è ancora chiaro il nome, il simbolo, non so cosa decideranno gli altri due partiti. Quindi mi astengo, ma avrò tempo per convincermi”