Respinta la richiesta di un Consiglio straordinario sulle dichiarazioni di Ferrero

14 Maggio 2014

Riunione dei capigruppo infuocata questa mattina per decidere sulla richiesta di convocazione di un  Consiglio regionale straordinario per esprimere un parere sull’insindacabilità o meno di alcune dichiarazioni rese in aula dal consigliere del M5S Stefano Ferrero. Dichiarazioni – relative alla condanna di un avvocato aostano – che hanno portato all’apertura di un procedimento penale a carico di Ferrero per diffamazione.

Nonostante tutti i capigruppo fossero concordi nel ritenere insindacabili le dichiarazioni del collega, la maggioranza, rappresentata da Stefano Borrello e Claudio Restano ha deciso di astenersi, respingendo quindi la richiesta. "Un fatto gravissimo" commenta Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda. "Pur di non correre il rischio di un consiglio regionale straordinario hanno preferito respingere la richiesta giustificando anche la cosa con un documento, acquisito in Procura, che dice che il procedimento non è urgente". Diversa la posizione di Claudio Restano, vice capogruppo Uv: "Ad oggi i valdostani si attendono che il Consiglio si riunisca per risolvere problemi reali e sostanziali come l’attuale situazione di stallo. Espriamo sostegno al collega ma la questione può essere affrontata anche più avanti in una seduta ordinaria". 

Il voto di stamattina ha sancito però ufficialmente il tanto vociferato ritorno fra i ranghi Uv di Leonardo La Torre, che prima dell’incontro ha partecipato alla riunione di maggioranza, come non avveniva da tempo. Su sollecitazione di Raimondo Donzel, il vice capogruppo Claudio Restano ha chiamato La Torre al telefono, durante la seduta della conferenza dei capigruppo: quest’ultimo ha confermato di essere rappresentato dallo stesso Restano e di fare ancora parte del gruppo dell’Union Valdôtaine.

A questo punto lo scenario di un governo di scopo sostenuto dalla vecchia maggioranza, a 18 consiglieri, con un inevitabile valzer di poltrone e posti di sottogoverno necessario per ristabilire gli equilibri interni ai due gruppi, Uv e Stella Alpina, pare sempre più probabile. Di sicuro, nulla si muoverà prima delle elezioni europee del prossimo 25 maggio, il cui esito potrebbe mettere in discussione i rapporti di forza all’interno dei partiti aderenti alla Renaissance. Nel frattempo andranno in scena gli incontri previsti tra le forze politiche, ai quali il Leone Rampante e l’Edelweiss presenteranno il "decalogo delle priorità", ormai pronto per essere svelato. Mentre il 22 giugno, ultimo giorno "utile" per evitare le elezioni anticipate, si avvicina a grandi passi.

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