Restano attacca Testolin sul post-emergenza: “Nessuna programmazione, solo improvvisazione”

28 Luglio 2020

“La centralizzazione di tante deleghe nelle mani di una sola persona, ovvero del Presidente della Regione, ha frenato e frena la ripartenza in Valle d’Aosta. Complici gli alleati di Governo, Testolin ha preferito non vedere e quindi non affrontare ciò che si doveva fare per riportare in Valle d’Aosta eventi e situazioni che avrebbero contribuito all’afflusso di turisti. È stato più comodo annullare una manifestazione decennale come la Foire d’été, fiore all’occhiello della nostra produzione artigianale, piuttosto che inventarsi una Foire riadattata alle misure per il contenimento del virus”.

È duro l’attacco di Claudio Restano, consigliere regionale di VdA Ensemble, nei confronti del Presidente Testolin, accusato di “immobilismo nell’organizzazione della ripresa del periodo post Covid”.

“La mancanza di una gestione organizzata e coraggiosa del post emergenza – scrive in una nota Restano – penalizza fortemente il tessuto economico e turistico della Valle d’Aosta. La cancellazione della Foire d’été è l’esempio di ciò che non si è fatto per risollevare la nostra regione e di che si poteva fare”.

E proprio su ciò si sarebbe potuto fare il consigliere spiega: “Perché non allargare il perimetro della millenaria estiva coinvolgendo piazzette e vie che tradizionalmente non beneficiano dell’afflusso dei visitatori? Perché non impegnare gli artigiani nei mesi di lockdown nella registrazione di filmati da spendere per la promozione di un evento che poteva essere qualcosa di straordinario? Commercianti e albergatori già fortemente penalizzati dalla crisi post covid subiranno un altro duro contraccolpo dalla cancellazione della Foire sostituita con piccoli eventi che certo non saranno all’altezza di ciò che, con un colpo di spugna, è scomparso dal calendario delle manifestazioni estive”.

Nessuna programmazione e solo improvvisazione – attacca ancora Restano –. Mal organizzata e politicamente mal promossa”, ma anche “rammarico e rabbia per un atteggiamento miope. Un atteggiamento che ritroviamo anche nella gestione sanitaria del post emergenza. Superata la fase critica cosa si pensa di fare per far tornare alla normalità i valdostani? Nulla si sa sulla campagna di controllo per insegnanti, studenti e lavoratori che devono riprendere l’attività. Nulla si sa sui controlli a chi è stato malato. Nulla si sa sull’organizzazione sanitaria e sociale in caso di una ripresa del covid in autunno. Vi è forse la certezza da parte di chi governa che a ottobre saranno altri ad occuparsene? Lo speriamo. Lo sperano tanti valdostani”.

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