Riattivazione Aosta-Pré-St-Didier, la prossima settimana sopralluogo di Rfi
Sulla proposta di riaprire temporaneamente una parte della linea Aosta-Pré-Saint-Didier, in occasione della riapertura delle scuole superiori in presenza, la prossima settimana è in programma un sopralluogo da parte di Rfi e della Direttrice di Rfi Nord Italia. A spiegarlo in aula, rispondendo ad una interpellanza del consigliere della Lega VdA Stefano Aggravi, è l’Assessore regionale ai trasporti Chiara Minnelli.
“Rfi ha evidenziato delle difficoltà ad intervenire immediatamente, ma non ha escluso una valutazione attenta dell’ipotesi” ha spiegato Minelli, riportando in aula la risposta di Rfi. “Tanto è vero che è programmato per la settimana prossima un sopralluogo lungo la tratta Aosta-Arvier e tramite un carrello ferroviario, a cui parteciperà anche la direttrice di Rfi del nord Italia perché vuole rendersi conto personalmente della situazione”.
L’Assessore ha, quindi, ricordato come il piano strategico degli interventi varato nel 2019 prevede nel breve termine la riattivazione della linea Aosta-Pré-Saint-Didier e nel lungo termine l’elettrificazione della stessa, con la possibilità di utilizzarla per un eventuale servizio di tram treno, in grado di arrivare fino a Courmayeur. In questo senso è stato affidato uno studio che dovrebbe arrivare nel 2021.
“La ripresa dell’esercizio – ha proseguito Minelli – consentirebbe di dare attuazione al servizio, che è già previsto nel contratto con Trenitalia, sottoscritto ad agosto dello scorso anno, e che consiste in sei coppie di corse giornaliere. Anche sulla base degli studi condotti da Rete ferroviaria italiana la riattivazione della linea potrebbe avvenire con un potenziamento consistente nell’incremento del carico assiale a 18 tonnellate, cosa che consentirebbe a una più ampia tipologia di treni di circolare sulla tratt,a e non solo quelli che si utilizzavano al momento della sospensione”.
Infine sull’opportunità di procedere all’ordinazione di ulteriori treni bimodali, finanziati dallo Stato, ma con una quota a carico della Regione, l’Assessore ha spiegato come al momento nessuna decisione è stata presa. “A tutela dell’amministrazione si è voluto aspettare che i treni bimodali fossero operativi e funzionanti anche in doppia composizione, ovvero con due treni. L’autorizzazione di messa in servizio è stata acquisita nel mese di settembre 2020, e poi dopo alcuni passaggi interni a Trenitalia, il treno in doppia composizione ha fatto il suo primo viaggio il 12 dicembre 2020. Una prima valutazione riguardante il buon funzionamento dei treni si è quindi conclusa negli ultimi mesi quando tutti e cinque i bimodali hanno superato la fase di verifica in esercizio”. E’ invece in fase di definizione a chi compete il costo della manutenzione dei treni. “Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ritiene che vada scorporata dal finanziamento statale”. Alla base inoltre della decisione di non procedere per il momento ad acquisire ulteriori treni bidmodali c’è anche la questione della definizione delle penali per il ritardo maturato nella fornitura dei primi 5 treni.
Accanto a queste valutazioni, più tecniche, ve ne sono altre che riguardano la possibilità, prevista nell’attuale contratto, che sia Trenitalia stesso a integrare la flotta dei bimodali con ulteriori quattro mezzi.
“In ogni caso visti i tempi lunghi necessari alla nuova fornitura di Stadler, questa presumibilmente avverrà a ridosso della prima parte dell’elettrificazione della tratta Ivrea – Aosta” ha evidenziato Minelli, spiegando come a novembre ci siano state delle interlocuzioni con la società svizzera che ha illustrato all’Assessore delle nuove tecnologie.
Nella replica il consigliere regionale Aggravi ha puntato i riflettori sui finanziamenti. “Il primo grosso problema sarà trovare i soldi per fare tutta una serie di interventi. Mi sembra che le eventualità sono ancora troppe rispetto alle certezze”.