Rifiuti, il M5S contro la concessione ai privati del servizio. “I cittadini pagheranno di più”
“La Regione si lava le mani di un servizio di cui si era tenuta la competenza, a danno dei cittadini”. L’accusa arriva dal gruppo consiliare del M5S. Il servizio in questione è quello della gestione dei rifiuti urbani, aggiudicato definitivamente nei giorni scorsi agli unici partecipanti alla gara europea indetta dall'Amministrazione regionale: Rea Dalmine (Nda già nella Rti che si era aggiudicata la costruzione del pirogassificatore), Fratelli Ronc e Cesaro Mac. Import.
Le tre imprese, in raggruppamento temporaneo nel dicembre 2016 avevano “regalato” alla Regione la proposta di finanza di progetto su cui si è poi basata la gara europea bandita sotto il governo Marquis.
La concessione, del valore di oltre 149 milioni di euro, ha una durata di 17 anni. Nei primi due anni il servizio dovrà esser gestito utilizzando gli impianti esistenti, alle condizioni contrattuali in essere con l’attuale gestore (saranno corrisposti circa 9 milioni di euro) mentre nei successivi 15 anni, quando è prevista la costruzione degli impianti di trattamento a freddo del costo di 15/17 milioni di euro, i ricavi stimati sono di oltre 47 milioni dai Sub Ato per i rifiuti indifferenziati, 46 milioni per quelli differenziati, oltre 40 milioni dai consorzi per il recupero dei rifiuti differenziati a cui si aggiungono altri 6 milioni per la valorizzazione energetica del biogas.
“Questo tipo di procedura tutela poco i cittadini, che si troveranno a pagare di più” lamenta Luigi Vesan “Un privato con un contratto di questo tipo, infatti, non ha alcun interesse a migliorare la raccolta differenziata perché noi gli paghiamo di più l’indifferenziata e inoltre può migliorare la produzione del biogas e quindi i suoi utili”. Anche gli impianti di trattamento a freddo, previsti dalla project financing, apportano per i grillini “solo dei miglioramenti di tipo normativo.”.
Il M5S aveva presentato nell’ultima seduta del Consiglio regionale una mozione per chiedere l’annullamento della gara e la gestione pubblica del servizio. “Mozione che c’è stata respinta da questa maggioranza, nel cui stringato programma di governo è prevista la separazione della gestione della frazione differenziata con l’indifferenziata”.