Riforma legge elettorale, l’Altra Valle d’Aosta: “Un passo falso”

11 Maggio 2017

La proposta di riforma della legge elettorale continua a non piacere all'Altra Valle d'Aosta. "E' un passo falso che rischia di compromettere la possibilità di arrivare ad un accordo in tempi brevi" scrive in una nota la portavoce Carola Carpinello. Fra i punti oggetto di critiche da parte del movimento: la mancata previsione della doppia preferenza di genere, l’"abnorme" premio di maggioranza, l’"insistenza" sulla soluzione dello spoglio centralizzato. "Per porre le basi di una modifica che poteva essere veloce ed efficace (come da noi proposto), si dissemina l’iter di approvazione della legge di ostacoli destinati ad allontanarci dall’obiettivo condiviso a parole" scrive ancora Carpinello "Sorge, a questo punto, il sospetto che qualcuno, in questa maggioranza, stia cercando di alzare l’asticella per far saltare il banco e andare a elezioni con questa legge, magari dopo l’ennesimo riavvicinamento con l’odiato nemico in vista dell’“abbinata” regionali-politiche nel 2018".

Il riavvicinamento a cui fa riferimento Carpinello è quello in corso – si narra di incontri sempre più fitti fra Augusto Rollandin e Dino Viérin – fra Uv e Uvp. Se Andrea Padovani, l'altro ex portavoce del movimento, è fra i sottoscritto della proposta di legge –  "l'abbiamo sottoscritta come membri di commissione, serve come testo base per cominciare a discutere" dice il consigliere – altrettanto non si può dire di Nello Fabbri. Il consigliere progressista sembra abbia deciso all'ultimo di far togliere la propria firma dal documento, scatenando non pochi malumori.  

"Nessuna dietrologia" spiega il capogruppo Alessandro Nogara "E' una prima proposta su cui si aprirà la discussione, noi avevamo altre idee su cui ci confronteremo ma non ha nulla a che fare con fantasiose ricostruzioni o riavvicinamenti con l'Uv". 

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