Bando Anziani: il parere legale dei misteri fa saltare il Consiglio. Alta tensione in maggioranza
La crisi politica della maggioranza, nel Comune di Aosta, è ora ufficialmente aperta. Il Consiglio comunale straordinario, chiesto a gran voce per far ritirare il contestatissimo bando per i Servizi agli Anziani viene sospeso dopo tre ore nelle quali è successo praticamente di tutto, a fronte di una trentina di operatrici ed operatori socio-assistenziali nel pubblica e di un dispiegamento di Forze dell'Ordine, fuori dall'aula, massiccio. Segno inequivocabile di una tensione alle stelle già prima di cominciare.
C'è poi il parere legale richiesto all'avvocato del Comune Gianni Maria Saracco dal Sindaco Fulvio Centoz, in seguito alle pressioni del gruppo dell'Union Valdôtaine, che effettivamente c'è, ma per quasi un'ora di Consiglio non si vede.
L'assessore Sorbara nega di averlo ricevuto nei suoi uffici, la minoranza arremba, sostiene sia arrivato, minaccia un accesso agli atti per scoprirlo. Tocca allo stesso Centoz, alla fine, ammetterlo: “Mi è stato consegnato adesso il parere – spiega –, arrivato in Comune venerdì sera alle 18 e consegnatomi questa mattina alle 8.30. Non ho ancora avuto occasione di leggerlo, sono 11 pagine, e chiederei quindi una sospensione del Consiglio per farlo”.
L'assemblea sospende la seduta per una quarantina di minuti, la giunta si confronta sul parere, ma al rientro non vola una mosca. Il Sindaco chiede tempo per analizzare il parere, ma fa intendere di averlo già letto: “Sono scaduti i termini per i ricorsi contro il bando – spiega, tradendo un certo nervosismo – ma nessuno l'ha fatto, sono arrivate le domande da parte di 4 cooperative sociali, il che significa che così sbagliato non era. Si vuole ritirare? Per farlo serve una nuova valutazione dell'interesse pubblico, ed il parere legale non dice nient'altro”.
Étienne Andrione, Gruppo misto di minoranza, fa saltare il tavolo e, a nome dell'opposizione tutta chiede il rinvio al prossimo Consiglio, il 26 ottobre: “Oggi abbiamo assistito ad un episodio gravissimo, un atteggiamento di dissimulazione rispetto alla verità, ed è stata inscenata l'orribile pantomima della comparsa del parere. Dopo 45 minuti di lettura solitaria però nessuno è stato messo al corrente di quanto ci sia scritto, con il Sindaco incapace di commentarlo”.
Qualcosa in più però lo dicono i numeri: con i nove consiglieri di minoranza (Alpe, Lega Nord, M5S e Altra VdA) e – potenzialmente tutti – i nove dell'Union Valdôtaine, giunta compresa (Marcoz, Sorbara, Paron e Lancerotto), firmatari della richiesta di parere legale proprio per ritirare il bando si arriverebbe a 18 voti, numero sufficiente, visti i 29 componenti del Consiglio, per far saltare la gara d'appalto chiusasi solamente il 7 ottobre. Bando il cui destino sembra ormai segnato, e che potrebbe essere la cartina al tornasole definitiva della tenuta di questa maggioranza e, a conti fatti, di Fulvio Centoz alla guida di Aosta.