Sabato il Congresso Uv, entro giugno 2024 quello della réunion
Avviato nel marzo scorso con l’Assemblea pubblica di Saint-Vincent, il cantiere per la ricomposizione dell’area unionista conoscerà sabato 28 ottobre un nuovo e fondamentale passaggio, tutto interno al Leone Rampante. L’appuntamento con il Congresso Uv, a porte chiuse, è dalle ore 9 a Pont-Saint-Martin. Nell’auditorium comunale i delegati delle sezioni saranno chiamati a votare un documento elaborato in questi mesi da un’apposita commissione.
“Sabato concretizziamo questo indirizzo che c’è ormai dal 2018 e che ha visto diversi passaggi nei Conseil Fédéral e un suggello più pubblico il 18 maggio con il congresso di Saint-Vincent” spiega la presidente Cristina Machet. “Il congresso di sabato vedrà protagonisti solo gli unionisti, abbiamo scelto di fare un congresso a porte chiuse, un ulteriore confronto definitivo. Sarà presentato un documento, l’esito di una traccia scritta dal Comité, la commissione che si è occupata della ricomposizione e rivista ed emendata sulla base di quanto emerso nei tre incontri sul territorio di Verrès, Quart e Arvier. Abbiamo ritenuto di far proprio scrivere il documento alla base, quindi tutti gli interventi fatti sono stati presi in considerazione”.
Il congresso Uv si aprirà con gli interventi istituzionali della presidente del Mouvement Machet, del presidente della Regione Testolin, a seguire verrà approvato il regolamento del congresso e dopo la discussione sarà posto in votazione il documento.
La ricomposizione arriverà sotto la bandiera dell’Union Valdôtaine che manterrà il proprio nome, simbolo e Statuto. Sabato in particolare i delegati approverranno le disposizioni transitorie, “strumento indispensabile per l’integrazione delle diverse anime autonomiste”, che saranno valide dal 28 ottobre e fino al Congresso della ricomposizione, in programma entro il 30 giugno 2024. In questo periodo, inoltre, sarà presente una commissione speciale, formata da cinque membri nominati dall’Uv e cinque membri nominati dalle altre forze autonomiste, che sarà incaricata di “promuovere la buona esecuzione dell’azione di integrazione degli aderenti all’Union Valdôtaine, in particolare dei nuovi iscritti provenienti da altre realtà politiche autonomiste”, ma anche di gestire la campagna elettorale per le elezioni europee del 2024, appuntamento nel quale le forze autonomiste si presenteranno nuovamente unite. La commissione, inoltre, dovrà elaborare il regolamento per favorire l’integrazione tenendo conto che l’Uv “ha già nominato una commissione per le modifiche statutarie” e si occuperà dell’organizzazione del congresso della primavera 2024. A ricomposizione ultimata il passaggio naturale sarà anche la nascita di un unico gruppo Uv in Consiglio Valle.
“La commissione Statuto ha lavorato tantissimo e ha fatto un ottimo lavoro. – spiega ancora Machet – Buona parte di questo lavoro è assolutamente da adottare. Abbiamo innanzitutto delle modifiche importanti sotto il profilo giuridico, per esempio i partecipanti al Congresso in base al nostro statuto vengono ancora calcolati sulla base della vecchia legge elettorale. Oltre ai passaggi giuridici ci sono altri passaggi che nell’arco del tempo si è pensato di poter migliorare a livello di organizzazione interna”.
All’appuntamento del 28 ottobre l’Uv secondo la presidente Machet si presenta in “ottima salute e anzi il fatto che ci sia un congrès ha ringaluzzito gli animi. Ci assestiamo sempre sul migliaio di iscritti“. La base sembra aver accolto bene il progetto di riunificazione. “E’ un progetto che va spiegato perché la politica è passione e la passione non è qualcosa che ti fa sempre ragionare con lucidità. Nessuno è contrario, ci sono state all’inizio un po’ di resistenze sul percorso, quindi abbiamo ritarato il nostro documento. Penso non ci saranno comunque resistenze”.