Saint-Christophe: a settembre riapre la microcomunità, sarà gestita privatamente

01 Agosto 2017

L'Unité Mont-Emilius aveva deciso di chiuderla a fine 2015, con l'obiettivo di risparmiare circa 200 mila euro l'anno, spostando i pazienti nelle strutture di Gressan e Fénis. La microcomunità di Saint-Christophe in località Chef-Lieu, dietro la chiesa parrocchiale, vicino ai locali della biblioteca, riaprirà “indicativamente il 18 settembre”, con una gestione privata da parte della cooperativa La Libellula.

“L'anno scorso – spiega la vicepresidente dell'azienda e futura coordinatrice della struttura Nicole Giustini – il Comune, proprietario dell'immobile, ha indetto una gara d'appalto per la gestione di 20 anni”. Negli accordi la cooperativa si è presa in carico tutti i lavori di ristrutturazione necessari per rimettere a norma l'edificio e le manutenzioni, oltre all'impegno a versare all'Amministrazione un canone d'affitto mensile.

“Non sarà più solo una microcomunità – spiega Giustini – ma un centro multigenerazionale”. Sono previsti 15 posti letto per un'utenza di anziani che intendano stare nella struttura giorno e notte, altri 12 posti per la sola assistenza diurna e, in base alle camere disponibili, “ci sarà la possibilità anche di venire solo a dormire”. “Saremo aperti anche a persone da fuori Valle e senza più il vecchio limite dei 65 anni di età”, afferma ancora la vicepresindente. In più, uno dei quattro piani della struttura, sarà destinato ad ospitare minori.

L'edificio è circondato da un'area verde attrezzata, anche con un campo da bocce e avrà una palestra per la riabilitazione in presenza di fisioterapisti. “Offriremo servizi alberghieri con cucina interna, lavanderia e pulizie, poi un servizio di animazione, presenza di classici Oss e un'infermiera per mezza giornata, ogni giorno – elenca Giustini – mentre il servizio medico sarà garantito dai medici di base dei singoli pazienti”.

Il centro sarà quindi adatto ad accogliere pazienti N1-N2, ovvero parzialmente non autosufficienti, ma che non hanno bisogno di assistenza medica per 24 ore. “Per ora apriremo com struttura privata e solo in seguito si valuterà se c'è lo spazio per convenzioni con la Regione – spiega Giustini – sono però previste delle agevolazioni per i residenti a Saint-Christophe su tariffe e posti disponibili”.

Nelle prossime settimane, l'azienda sta studiando la possibilità di organizzare un “porte aperte”, per visitare la nuova struttura.

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