Saint-Pierre inaugura la pista ciclabile, ma sogna la rete con Aymavilles e Sarre

12 Maggio 2016

Tre chilometri di pista ciclabile, che costeggia il lungo Dora tra i boschetti di betulle a sud del borgo di Saint-Pierre, fino allo svincolo per l’autostrada di Aymavilles. L’opera era partita nella scorsa legislatura, ma rischiava di perdere il finanziamento regionale. «Quando nel maggio dell’anno scorso abbiamo vinto le elezioni c’era ancora da espropriare e appaltare i lavori – ha raccontato il sindaco Paolo Lavy, durante l’incontro con la popolazione di ieri nella saletta del Consiglio comunale – allora ci siamo accordati con la Regione, promettendo di realizzare l’80 per cento dell’opera entro lo scorso ottobre».

L’obiettivo è stato centrato e l’amministrazione pensa di inaugurare ufficialmente la tratta, già percorribile, nella seconda metà di giugno: «L’idea è di fare il più presto possibile – spiega il vicesindaco Ermanno Bonomi – perché ci piacerebbe coinvolgere i bambini delle scuole». L’opera è costata circa 260 mila euro e, oltre alla costruzione del tracciato e alla riqualificazione dell’intera area, aveva l’obiettivo di recuperare il rudere di un vecchio ponte, intorno al quale si ricaverà una zona di sosta fornita di arredi e panchine.

Non è tutto. Da qualche mese Saint-Pierre si incontra ogni quindici giorni con le amministrazioni di Sarre, Aymavilles e, recentemente, Jovençan con l’obiettivo di sviluppare una rete ciclabile penetrativa nei quattro comuni. «Abbiamo rispolverato una vecchia idea che giaceva nei cassetti – spiega Bonomi – con l’intento di realizzare una ramificazione di ciclabili che interessino i nostri castelli e vigneti».

Il progetto è ambizioso e vedrebbe sorgere una rete di piste di circa 80 chilometri nell’area dei tre Comuni. Di più, se dovesse partecipare anche Jovençan. «Abbiamo già avuto dei contatti promettenti con l’assessorato regionale al Turismo e stiamo cercando di capire con loro con che forma cercare dei finanziamenti europei – racconta Bonomi – sicuramente entro l’estate presenteremo uno studio di fattibilità, per avere un primo progetto entro l’autunno».

«Ci sono studi che sostengono come il turismo ciclabile porti un maggior ritorno economico per gli attori presenti su un territorio degli altri tipi di turismo – continua Bonomi – e se questo progetto dovesse andare in porto ci sarebbe per noi la possibilità di sviluppare meglio i nostri sentieri, che si presterebbero anche ad attività come il downhill». Nell’idea di progetto si pensa anche alla costruzione di una passerella di collegamento sulla Dora con Aymavilles, dove sorgeva un vecchio ponte, più o meno all’altezza del campo sportivo di quest’ultima, e alla possibilità di dotarsi di un parco di biciclette elettriche da affittare.

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