Saint-Pierre, la minoranza torna a chiedere la convocazione del consiglio comunale

26 Ottobre 2015

"Timore del confronto o tiepida adesione ai meccanismi democratici?". Il gruppo di opposizione in comune a Saint-Pierre torna all’attacco della maggioranza.

"La maggioranza a Saint-Pierre sta lavorando molto: d’altronde ce lo avevano detto nell’ultimo Consiglio comunale, nel lontano mese di giugno… ultimo e unico dopo quello dell’insediamento.. alla nostra proposta di un’eventuale riduzione delle indennità ci era stato detto che i mesi successivi avrebbero dimostrato chiaramente quanto era meritata l’indennità piena a sindaco, vicensindaco e assessori" ironizza il gruppo di Alessia Favre.  "Stanno lavorando molto evidentemente e ne siamo tutti rassicurati. Probabilmente alcuni di loro lavorano più degli altri poiché non hanno ancora trovato il tempo di rispondere alle nostre interpellanze e interrogazioni presentate settimane addietro".

La mancata convocazione del Consiglio comunale, sottolinea nella nota la minoranza, "oltre ad impedire il dialogo con la minoranza, comporta anche un ritardo nella composizione di alcuni organi quale la commissione di gestione della biblioteca, al quale spetterebbe l’organizzazione delle attività della biblioteca stessa: un ritardo che potrebbe tradursi nella necessità da parte dell’Assessorato alla Cultura di sostituirsi alla commissione competente per deliberare scelte di indirizzo che invece dovrebbero essere indipendenti. Per non parlare della necessità di condividere, a prescindere dalle parti e dal colore di appartenenza politico di ognuno, problematiche che toccano i cittadini di Saint-Pierre quali la sicurezza dei pedoni sulla Statale 26 o ancora la questione potabilità dell’acqua o le scelte da intraprendere, essendo ormai Saint-Pierre associato al comune di Sarre, nei confronti dei bimbi residenti nelle frazioni alte e frequentanti la scuola dell’obbligo a Saint-Nicolas".
 

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