Sanità, per Cgil, Cisl e Uil: “Si rischia il naufragio del sistema”

18 Giugno 2021

Ai sindacati della dirigenza medica si accodano quelli del comparto. Cgil, Cisl, Uil si dicono preoccupati perché sulla sanità non si intravedono “progetti strategici che portino a credere ad un cambio di rotta”. Anzi “le carenze e le difficoltà manifestate sono sotto gli occhi di tutti”. Fra questi: “servizi intasati da liste d’attesa interminabili che costringono parte della popolazione, quella che possiede sicure fonti di reddito, a rivolgersi al servizio privato e la restante parte a rinunciare alla possibilità di sottoporsi a visite ed esami”. Ritardi negli screening di prevenzione dei tumori, l’assenza di un progetto sociosanitario territoriale fino alla mancanza di personale del comparto o comunque, sempre di numero inferiore.

“Un problema grave da ricondurre, tra l’altro, al sempre maggior numero di infermieri, operatori socio sanitari e tecnici sanitari che rassegnano le dimissioni  – sottolineano Cgil, Cisl e Uil – per andare a lavorare presso realtà economicamente e organizzativamente più attrattive”.

Chi rimane fa “grande fatica” a sostenere il sistema sanitario “garantendo assistenza 24 ore su 24”, con carichi di lavoro “divenuti insostenibili a seguito di una gestione e organizzazione prive di criteri che rispettino non solo il lavoro ma anche la dignità dei lavoratori in quanto persone”.

I sindacati spiegano di registrare “giornalmente, da parte dei dipendenti Usl, segnalazioni di stanchezza psico-fisica, frustrazione e demotivazione. Il numero di personale che assiste oggi i degenti in ospedale si è pressoché dimezzato rispetto al passato”.

Per questo i sindacati chiedono al Governo “obiettivi di breve, media e lunga durata che possano dare risposte alle numerose istanze provenienti dai lavoratori del sistema sanitario regionale e dai cittadini” ma anche un “serio confronto con le parti sociali, da troppo tempo escluse dal dibattito che le riguarda”. Il rischio, concludono i segretari  Igor del Belli e Pietro Trovero della Cgil, Barbara Abram e Chiara Pasqualotto della Cisl, Ramira Bizzotto e Marilena Melidona della Uil è il “naufragio sanitario”.

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