Sci, la Valle d’Aosta pensa ad una riapertura per gli agonisti
La bozza del nuovo Dpcm, che con ogni probabilità il Governo Conte emanerà stasera, fissa al 7 di gennaio la riapertura dello sci. Nel frattempo la Valle d’Aosta potrebbe aprire altre stazioni, oltre a Cervinia, per gli allenamenti degli agonisti e degli sci club.”Siamo in attesa di capire se la dicitura che comparirà nel nuovo Dpcm – ha spiegato in aula l’Assessore Luigi Bertschy – risponde all’interpretazione data dalla Fisi negli ultimi dieci giorni”.
Domani l’Assessore incontrerà i presidenti delle società degli impianti a fune “per capire come pianificare un’apertura intanto per i nostri ragazzi, sul modello di quanto fatto a Cervinia, ragionando insieme su come organizzare la situazione successiva. Quanto ai ristori, fin qui abbiamo agito a corollario delle norme nazionali, integrando dove necessario o agendo dove abbiamo individuato delle lacune. Contiamo di continuare in questa direzione, anche con le possibilità che avremo con le risorse dell’avanzo di amministrazione del bilancio.”
Bertschy è poi tornato sulla legge varata ieri, sulla quale già pesa la scure dell’impugnativa nazionale. “La legge approvata ieri permetterà di regolare l’attività socio economica della nostra comunità, che non vuol dire che la Valle d’Aosta ha avviato una deregulation generale contro tutto e tutti, senza porre l’attenzione necessaria alla situazione sanitari. Ci siamo dotati di un impianto normativo per meglio regolamentare la vita sociale dei valdostani e declinarla su un territorio diverso da quello dei grandi centri”.
Nella replica il consigliere di Pour l’Autonomie Marco Carrel ha detto: “C’è un mondo che va dai camerieri ai maestri di sci che è in sospeso: dobbiamo capire quali sono i nostri margini di azione, sempre nel massimo rispetto dell’emergenza sanitaria. Occorre il più possibile dare risposte chiare, e chiedo che ci sia un’informazione costante su questi temi.”