Seconda “canna” del tunnel del Monte Bianco, Salvini: “Oggetto di confronto con la Francia”
“Reperire al più presto i finanziamenti per gli interventi di manutenzione del tunnel del Gran San Bernardo ed evitare la chiusura, preventivata in un arco temporale di tre mesi all’anno per i prossimi diciotto anni, del Tunnel del Monte Bianco grazie alla costruzione di una doppia canna”.
A chiederlo, con un question time a risposta immediata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporto Matteo Salvini, in Commissione ambiente della Camera, il deputato valdostano Franco Manes.
La risposta scritta è arrivata nella giornata di ieri, mercoledì 1° febbraio. Nella replica si legge: “Dopo oltre cinquant’anni di esercizio, e tenuto conto delle relazioni prodotte dai Comitati di sicurezza, entrambe le opere necessitano di significativi interventi di risanamento. In particolare, per il Traforo del Monte Bianco è stata rilevata la necessità di procedere alla sostituzione dell’impalcato sull’intero tracciato. Tale lavorazione comporta necessariamente l’interruzione del transito per una durata complessiva a circa quattro anni continuativi, ovvero la chiusura frazionata con conseguente dilazione dei tempi di conclusione dell’intervento”.
Sulla “seconda canna” al Bianco il Ministero spiega: “La realizzazione di un secondo tunnel parallelo potrebbe rappresentare un’alternativa per attenuare i disagi derivati dalla chiusura del traforo. Tale soluzione, già prospettata informalmente dalle autorità Italiane, potrà essere oggetto di confronto bilaterale nell’ambito delle intese di cooperazione tra Italia e Francia contemplate dal Trattato del Quirinale sottoscritto il 26 novembre 2021”.
“Assicuro che continueremo a seguire con attenzione l’evolversi delle interlocuzioni, ponendo attenzione alle istanze delle autorità territoriali in ordine al rispetto della tutela ambientale e alle esigenze di mobilità dei cittadini”, chiudeva la replica di Salvini.
Replica che soddisfa Manes che parla di “una risposta che esplicita una presa in carico dei problemi inerenti i due Tunnel valdostani da parte del Ministero. L’auspicio è che alle parole corrisponda una ripresa, in tempi stretti, di un confronto politico tra le autorità valdostane, francesi e savoiarde per arrivare a soluzioni concrete inerenti il futuro delle due principali vie valdostane di collegamento con l’Europa”.