Servizio anziani, il bando di gara non verrà modificato
Nessuna possibilità di riaprire il bando sui servizi agli anziani del Comune di Aosta. La notizia arriva dopo un riunione-fiume di due ore e mezza, con un faccia a faccia tra la giunta, l'area tecnica (rappresentata dalla Segretaria Generale Annamaria Tambini e la funzionaria Laura Morelli) e le sigle sindacali (presenti Igor De Belli per Cgil, Natale Dodaro per la Uil, Claudio Albertinelli per il Savt e Barbara Abram per la Cisl).
Riunione dalla quale, però, emerge poco altro: “Non è corretto fornire dati mentre c'è in corso una gara d'appalto – ha spiegato al termine dell'incontro l'assessore comunale alle Politiche Sociali Marco Sorbara – ma ci siamo presi l'impegno a lavorare assieme e a ritrovarci in seguito, a procedura chiusa. Abbiamo confrontato i dati riscontrati, spiegato ai sindacati le scelte del bando di gara ed il passaggio tra la prima e la seconda delibera (del 23 giugno una, del 18 agosto l'altra, ndr) e inserito la figura del Direttore dell'esecuzione dell'appalto. Non abbiamo mai pensato di tagliare niente, la linea è sempre stata quella della chiarezza salvaguardando i servizi e i posti di lavoro, e non vogliamo creare allarmismi”.
La domanda, però, è se l'incontro non potesse essere fatto in precedenza: “Una cosa è la parte politica – prosegue Sorbara – e un'altra è quella tecnica. La politica ha dato degli indirizzi precisi e non è il momento di trovare le 'colpe' ma di lavorare assieme, perché non possiamo far finta che i servizi sociali siano cambiati profondamente negli anni, e i trasferimenti regionali diminuiti”.
Apertamente critico, invece, Natale Dodaro della Uil: “È un incontro tardivo – spiega –, andava fatto in premessa all'appalto. Ci sono dei tagli e mancano i soldi per poter mettere mano ad una gara del genere, ma mancano soprattutto la volontà politica per modificarla ora, oltre a motivazioni tecniche”. Se questo è quello che manca resta invece, da parte sindacale, l'apprensione: “Siamo fortemente preoccupati – conclude Dodaro – perché anche la sola perdita di un posto di lavoro per noi è grave. Sono stati fatti tagli sulle cucine e sull'assistenza, ed è chiaro quindi che il servizio offerto sarà di qualità inferiore”.