Servizio anziani, il bando di gara non verrà modificato

30 Agosto 2016

Nessuna possibilità di riaprire il bando sui servizi agli anziani del Comune di Aosta. La notizia arriva dopo un riunione-fiume di due ore e mezza, con un faccia a faccia tra la giunta, l'area tecnica (rappresentata dalla Segretaria Generale Annamaria Tambini e la funzionaria Laura Morelli) e le sigle sindacali (presenti Igor De Belli per Cgil, Natale Dodaro per la Uil, Claudio Albertinelli per il Savt e Barbara Abram per la Cisl).

Riunione dalla quale, però, emerge poco altro: “Non è corretto fornire dati mentre c'è in corso una gara d'appalto – ha spiegato al termine dell'incontro l'assessore comunale alle Politiche Sociali Marco Sorbara – ma ci siamo presi l'impegno a lavorare assieme e a ritrovarci in seguito, a procedura chiusa. Abbiamo confrontato i dati riscontrati, spiegato ai sindacati le scelte del bando di gara ed il passaggio tra la prima e la seconda delibera (del 23 giugno una, del 18 agosto l'altra, ndr) e inserito la figura del Direttore dell'esecuzione dell'appalto. Non abbiamo mai pensato di tagliare niente, la linea è sempre stata quella della chiarezza salvaguardando i servizi e i posti di lavoro, e non vogliamo creare allarmismi”.

La domanda, però, è se l'incontro non potesse essere fatto in precedenza: “Una cosa è la parte politica – prosegue Sorbara – e un'altra è quella tecnica. La politica ha dato degli indirizzi precisi e non è il momento di trovare le 'colpe' ma di lavorare assieme, perché non possiamo far finta che i servizi sociali siano cambiati profondamente negli anni, e i trasferimenti regionali diminuiti”.

Apertamente critico, invece, Natale Dodaro della Uil: “È un incontro tardivo – spiega –, andava fatto in premessa all'appalto. Ci sono dei tagli e mancano i soldi per poter mettere mano ad una gara del genere, ma mancano soprattutto la volontà politica per modificarla ora, oltre a motivazioni tecniche”. Se questo è quello che manca resta invece, da parte sindacale, l'apprensione: “Siamo fortemente preoccupati – conclude Dodaro – perché anche la sola perdita di un posto di lavoro per noi è grave. Sono stati fatti tagli sulle cucine e sull'assistenza, ed è chiaro quindi che il servizio offerto sarà di qualità inferiore”.

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