Sì all’insindacabilità, no alla mobilità sostenibile. E l’Assessore va su tutte le furie
Non mancheranno i fuochi d’artificio nei titoli di coda di questa tormentata legislatura. A meno di due mesi dalle regionali, il Consiglio Valle, convocato da martedì 27 marzo, potrebbe essere un antipasto della prossima campagna elettorale, con la decisione di molti degli attuali gruppi consiliari di correre da soli.
All’ordine del giorno della prossima adunanza c’è la variazione di bilancio da 45 milioni di euro con tagli importanti su diversi settori per far fronte alla richiesta dello Stato di 100 milioni di euro. Il provvedimento, che ha già creato le prime crepe in maggioranza, ha avuto nelle ultime ore una serie di aggiustamenti come ad esempio la decisione di reintegrare circa 1,5 milioni di euro all’agricoltura.
Ma nel menù dell’Assemblea dovrebbe arrivare anche la questione dell’insindacabilità del voto sulla ricapitalizzazione da 60 milioni di euro della Casa da gioco, votata con appello nominale dal Consiglio regionale nel 2014.
Il tema è stato al centro di una riunione di maggioranza in tarda mattinata. Più o meno tutti i consiglieri si sono detti d’accordo a portarla e votarla nel prossimo consiglio regionale. Nelle prossime ore verrà fatto un passaggio con la minoranza, per arrivare ad un’iniziativa bipartisan. Sull’insindacabilità, prevista dall’articolo 24 dello Statuto Speciale, si era per già espresso – di fatto bocciandola – il Procuratore generale della Corte dei Conti, Roberto Rizzi.
La maggioranza, inoltre, questa mattina ha messo una pietra tombale sulla legge sulla mobilità sostenibile, presentata solo una settimana fa e che ieri in Commissione aveva ricevuto un primo stop dai gruppi di governo.
Il Dl prevede uno stanziamento di 120 mila euro per il 2018 (70mila per il 2019 e 1,4 milioni per il 2020) di contributi per l’acquisto di bici a pedalata assistita e di veicoli elettrici o ibridi ma anche per l’installazione di stazioni di ricarica domestiche.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie l’Assessore regionale all'Ambiente, Jean-Pierre Guichardaz. “ Ai partiti oggi presenti in Consiglio regionale non interessa nulla dell’ambiente e di migliorare la qualità dell’aria. A ciascuno interessa solo il proprio settore. Tra l’altro queste sono misure obbligatorie che ci richiede lo Stato”.
L’Assessore, al centro nei giorni scorsi di polemiche per lo stop al Bon de Chauffage, previsto in variazione di bilancio, parla di “operazione di pura demagogia”.
“Vanno in giro a raccontare – aggiunge – che questi soldi finiranno agli agricoltori quando invece è più probabile che tornino in economia visto che sono assegnati al nostro Assessorato. Se poi pensano di presentare un emendamento io mi tiro indietro”.