Siglata intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali per piano casa

02 Aprile 2009
Le Regioni avranno tempo tre mesi per approvare proprie leggi per la disciplina degli interventi che dovrebbero migliorare la qualità architettonica ed il risparmio energetico di edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di cubatura non superiore a 1000 metri, entro il limite del venti per cento della volumetria esistente. In particolare le leggi regionali disciplineranno anche interventi straordinari di demolizione e ricostruzione, con ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35% della volumetria esistente. Saranno esclusi da questi interventi tutti gli edifici abusivi ed i centri storici, nonché altre aree che le Regioni riterranno opportuno rendere inalterabili.
E’ in linea generale quanto contenuto nell’intesa siglata ieri a Roma nell’incontro del Consiglio dei Ministri che ha definito le linee su cui si muoverà l’intervento congiunto dello Stato, delle Regioni e dei Comuni sulla questione del piano-casa.
A relazionare sui contenuti dell’incontro è stato in Consiglio regionale il Presidente della Regione Augusto Rollandin nel pomeriggio di ieri, 1° aprile, di ritorno dall’incontro romano. Un incontro del quale Rollandin si definisce soddisfatto poiché “l’accordo ha visto la partecipazione di tutte le Regioni e tiene conto della valenza costituzionale degli Statuti speciali”.

E' stato anche concordato – ha spiegato il Presidente Rollandin – che la disciplina introdotta da queste leggi regionali avrà validità temporaneamente definita, comunque non superiore a 18 mesi dalla loro entrata in vigore, salvo diverse determinazioni delle singole Regioni. Peraltro, il Governo si impegna ad avviare congiuntamente con le Regioni e le autonomie locali uno studio di fattibilità per un nuovo piano casa che individui risorse pubbliche e private per soddisfare il fabbisogno abitativo delle famiglie o particolari categorie, che si trovano nella condizione di più alto disagio sociale."

Giudizio positivo è arrivato dal segretario del Consiglio, Enrico Tibaldi (PdL) che ha evidenziato in particolare come sia “positiva anche la semplificazione delle procedure, che nella materia specifica sono farraginose: è un segno di civiltà delle amministrazioni pubbliche nei confronti dei cittadini. Si tratta di un accordo che è intervenuto tra Stato e Regioni a dimostrazione dell'attenzione del Governo nei confronti delle autonomie, che sono competenti in materia di gestione del territorio."
Attenzione sul tema è stata invece evindenziata dal Capogruppo di VdAV/R, Roberto Louvin per il quale “di fronte ad una manovra di questo tipo, dove le Regioni sono chiamate a legiferare, è necessario procedere con una certa rapidità evitando lo scontro e individuando concordemente le modalità per regolamentare il settore”.

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