Stella Alpina, sul referendum Caminiti si schiera di nuovo contro: “Astenersi è sbagliato”
“Non posso sacrificare i miei valori e le mie convinzioni perché sono entrato in politica: sull’invito ad astenersi il prossimo 18 novembre non sono d’accordo e non ho problemi a dirlo. Io andrò a votare”. Il consigliere comunale della Stella Alpina Vincenzo Caminiti rompe ancora una volta gli schemi andando apertamente contro le indicazioni di voto del proprio movimento di appartenenza.
Dopo le “imboscate” degli scorsi mesi in consiglio comunale sull’affidamento del servizio Allo Nuit, le tempistiche riguardanti l’apertura di alcuni cantieri e la questione dell’acquisizione di un ramo d’azienda della Pro.ges da parte della cooperativa Leone Rosso, Caminiti torna a remare contro la maggioranza di cui fa parte affondando i colpi sul tema caldissimo, è proprio il caso di dirlo, del referendum sul pirogassificatore.
“Credo che tutti i cittadini possano avere dei dubbi in merito, risolvibili ciascuno secondo la propria sensibilità e il proprio pensiero”, scrive Caminiti in una lettera. “D’altronde, ogni scelta crea difficoltà e ogni scelta delle responsabilità, ma non per questo la soluzione è astenersi dal scegliere. Personalmente ho ascoltato sia le ragioni di Valle Virtuosa contro il pirogassificatore sia quelle di Valle Responsabile, con opinione opposta, perché ho ritenuto doveroso, proprio in quanto amministratore, formare una mia opinione che mi consenta di votare con coscienza, perché SI, io andrò a votare”.
Secondo il consigliere di Stella Alpina, “il referendum è la migliore occasione per permettere al cittadino di esprimere la sua opinione” e “quanto di meglio si potesse garantire in un sistema democratico”. E poi, un altro affondo. “Siamo al paradosso. Da una parte si parla di salvaguardare e valorizzare l’autonomia, dall’altra si tende a dire ai cittadini di non andare a votare invitando a disertare uno degli istituti più democratici del nostro Statuto, creato proprio dal Governo regionale in una delle massime espressioni della sua autonomia: il referendum propositivo, prerogativa solo di poche regioni”.
Caminiti difende a spada tratta il proprio diritto di recarsi alle urne e si dice “consapevole che la Stella Alpina si è espressa in modo divergente: ma proprio perché siamo in democrazia le opinioni diverse si possono esprimere senza censura”. Saranno d’accordo anche i vertici del suo movimento? “Sanno tutti come la penso e che si tratta di una posizione personale”, conclude il consigliere. “Sia chiaro: io sto bene in Stella Alpina e non ho nessuna intenzione di passare all’opposizione”.