Sulle europee gli autonomisti prendono tempo
“Noi un candidato che possa mettere d’accordo tutti ce l’abbiamo… l’agnello sacrificale che va bene per tutte le quattro stagioni. Abbiamo scelto, siamo andati avanti e adesso loro non hanno che da venirci dietro”. Così Michel Perret e Christian Sarteur di Pays d’Aoste Souverain all’uscita dall’incontro con gli autonomisti sulle prossime elezioni europee.
Nel primo giro di consultazioni in Avenue des Maquisards l’unica certezza è la candidatura di Laurent Viérin per Pas, che andrà avanti con o senza l’appoggio del mondo autonomista. “Ci sono gli apparentamenti” ricordano i responsabili di Pas, spiegando di essere al lavoro per arrivare a definire un accordo “tecnico”.
L’altra certezza – non certo una novità – è che la Valle d’Aosta non ha una propria circoscrizione elettorale regionale per l’elezione di un proprio rappresentante al Parlamento europeo, nonostante in passato le proposte di legge non siano mancate. Se ne è tornato a parlare oggi nei vari incontri, prima con Esprit, poi con le forze che compongono l’attuale maggioranza (Pla, Stella Alpina e Pd) e in ultimo anche con Pas. “Studieremo delle azioni legate al fatto che oggi la nostra comunità, la nostra regione non ha la certezza di essere rappresentata a livello europeo” spiega Albert Chatrian coordinatore di Alliance Valdôtaine. “Il tema forte è stato questo: studiarci un’azione che specificheremo meglio nelle prossime giornate” gli fa eco Cristina Machet.
Una certezza che non più tardi un mese fa aveva portato i vertici Uv in un articolo sul proprio portale a ribadire l’impossibilità alle attuali condizioni di veder un candidato valdostano eletto. “Che senso ha presentare un candidato con la certezza che non verrà eletto? È uno scherzo per il candidato? Per gli elettori? Con quale spirito affrontare una campagna elettorale il cui unico messaggio è ‘andrà sicuramente male, speriamo non troppo?’”.
A meno di un mese dalla presentazione delle candidature le consultazioni autonomiste di oggi appaiono più imposte dalle sopravvenute circostanze, in primis la candidatura di Laurent Viérin, che dalla volontà reale di giocare la partita delle europee.
“Ognuno di noi si deve confrontare con le proprie segretarie. – spiega Machet – Dovevamo raccogliere tutti gli elementi, dei quali alcuni eravamo consapevoli e altri no”. “E’ un primo incontro che abbiamo fatto – aggiunge Albert Chatrian – adesso avremo modo di fare tutte le nostre valutazioni. Questo momento andava fatto”.
Non è un caso, forse, la volontà di spostare l’obiettivo sulle regole del gioco. “Abbiamo parlato più di questi argomenti” dicono i rappresentanti di Pas.
Se gli autonomisti nicchiano, il Partito democratico, fra gli invitati oggi al tavolo degli autonomisti, si appresta questa sera, in assenza di alternative, a dare “via libera” nella direzione del movimento alla candidatura dell’ex sindaco di Aosta Fulvio Centoz. Il Partito democratico è conscio che il vento non soffia in questo momento dalle proprie parti e che difficilmente gli autonomisti sarebbero disposti ad un nuovo accordo con la “sinistra”. “L’incontro è stato molto interlocutorio, e credo che ci vedremo di nuovo presto” si limita a dire per il momento il segretario del Pd Luca Tonino.