Tensione per il raduno di Casapound: “Insulse le dichiarazioni di Tibaldi”
“L’Anpi va solo ringraziata, per essersi opposta a chi vuole profanare sentieri e vallate un tempo rifugio di coraggiosi ribelli. Casa Pound si presenta come un associazione che si propone di sviluppare in maniera organica un progetto ed una struttura politica nuova, che proietti nel futuro il patrimonio ideale ed umano che il fascismo italiano ha costruito con immenso sacrificio”.
Non si sono fatte attendere le reazioni alle parole scritte ieri da Enrico Tibaldi sulle pagine del suo blog, in merito alla polemica sul raduno nazionale de La Muvra (il gruppo escursionistico montano di Casapound), che si terrà a Valgrisenche questo fine settimana.
“Il fascismo non ha costruito, ma ha distrutto – ha dichiarato Alexandre Glarey di Arci Vda – il sacrificio è quello degli italiani mandati al fronte, di quelli torturati e morti nelle galere, il sacrifico di Chanoux e Lexert, tra i molti caduti per la nostra costituzione repubblicana e antifascista”.
La contromanifestazione
Per ribadire il “no a un raduno fascista organizzato in una Regione che è Medaglia d’oro alla Resistenza” e per fornire un’alternativa alle attività proposte da La Muvra (un pomeriggio d’arrampicata, le tre escursioni allo Chalet de l’Epee, al Bivacco Ravelli e al Rifugio Bezzi, e una conferenza con Augusto Grandi e Lorenzo Scandroglio), sono state programmati un concerto, un dibattito e un’escursione al Col du Mont.
Venerdì pomeriggio “Tavola antifascista” ha in previsione un dibattito sul tema dell’antifascismo, che spazierà soprattutto nel presente, a partire dalle proteste No Tav, mentre in serata, al centro congressi di Valgrisenche suoneranno i Frontiera, ex Kina, protagonisti della stagione punk italiana dei primi anni ’80.
Nella mattinata di sabato Paolo Momigliano Levi, storico e consigliere comunale ad Aosta, guiderà l’escursione al Col du Mont, dove il 26 gennaio del ’45 morirono, travolti da una valanga, due militari e 33 operai della Società anonima nazionale Cogne. La conclusione degli eventi è affidata a uno stage di musica tradizionale nel villaggio di Leverogne, ad Arvier.
La posizione dell’Anpi
“Aderiamo alla commemorazione al Col du Mont, dove nel ’45 morirono travolti da una valanga 33 operai della Cogne obbligati a servire i tedeschi, ma non siamo d’accordo con la contromanifestazione, che esalta il raduno di Casapound e rischia di provocare situazioni incontrollabili”. Questa è la posizione ufficiale dell’Anpi, espressa chiaramente da Marino Guglielminotti Gaiet, presidente dell’Anpi della Valle d’Aosta.
“Vigileremo affinché il loro raduno nazionale sia effettivamente un’occasione per vivere la montagna da appassionati – ha aggiunto Guglielminotti Gaiet – e non un pretesto, come purtroppo già accaduto, per propagandare la cultura del ventennio”.
Parallelamente, domenica 17, l’Anpi della Valle d’Aosta ha organizzato, nell’ambito delle iniziative estive nei luoghi simbolo della Resistenza, la commemorazione del rastrellamento, dell’incendio e dei sedici caduti a Saint-Nicolas.