Tibaldi risponde alla Water Gen Power: “La querela è un’arma a doppio taglio”
Enrico Tibaldi ribatte all’annuncio della querela che la Water Gen Power, società che intermedia la fornitura di materiale e tecnologie per conto della CVA, ha deciso di presentare contro di lui. Scrive Tibaldi sul proprio blog: “La querela, sintomo in questo caso di un classico agire intimidatorio, è però un’arma a doppio taglio: il querelante è spesso convinto di impugnare il manico e non si rende conto che ha la lama che lo minaccia. Se la mia denuncia sui fatti e misfatti accaduti si è consumata nella sola sede politica – il Consiglio regionale, appunto – e le mie affermazioni e considerazioni consapevoli, poiché fondate su elementi certi, sono state rese tutte in aula, ora la questione assurgerà alla conoscenza della magistratura, ambito nel quale c’è il rischio per il querelante di trovarsi di fronte a sorprese inattese o a verità scomode”.
Il 9 marzo scorso, in Consiglio Valle, l’esponente del Popolo della Libertà aveva presentato un question time per chiedere chiarimenti sulla fornitura di apparecchiature di fabbricazione cinese per la centrale di Chavonne II a Villeneuve. “Una recente visura camerale mi ha permesso, tra l’altro, di appurare – aggiunge Tibaldi – che la premiata e referenziata ditta WGP è stata costituita nell’agosto 2008 (un mese dopo l’insediamento della Giunta Rollandin), ha un capitale sociale di 10 mila euro e un dipendente in organico, ma gestisce commesse milionarie per conto di CVA.
Il consigliere del Popolo della Libertà, però non rinuncia a fare anche qualche riferimento politico in questa vicenda frutto, probabilmente, dei veleni che in questi ultimi mesi hanno caratterizzato il partito di centro destra: “La querela giunge pochi giorni prima dell’allargamento della maggioranza al PDL in Regione, ipotesi nei confronti della quale ho sempre espresso a viva voce le mie perplessità, che peraltro mantengo. Sarà un caso ma la coincidenza temporale di certe azioni nutre nei miei pensieri più di un sospetto”.