Treni ad idrogeno, la Regione cerca professionisti per lo studio di fattibilità
Mentre la politica valdostana è alle prese con la sentenza d’appello della Corte dei Conti, che assieme alla verifica in maggioranza tuttora pendente, rischia di terremotare ancora una volta piazza Deffeyes, arrivano i primi atti conseguenti alla proposta di legge sull’idrogeno, approvata oltre un mese fa dal Consiglio Valle.
E’ stato, infatti, pubblicato dalla Regione nei giorni scorsi l’avviso di indagine di mercato esplorativa per predisporre uno studio di interventi infrastrutturali per la mobilità ad idrogeno in Valle d’Aosta. Ai professionisti viene chiesto, in quattro mesi circa di lavoro ,di produrre uno studio di interventi per la mobilità a idrogeno, finalizzato alle verifiche economiche, ambientali e di integrazione tra i diversi vettori energetici, “fermo restando i già previsti interventi di elettrificazione della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea”; una valutazione costi-benefici dell’utilizzo del vettore energetico idrogeno come opzione ulteriore rispetto a quelle oggetto di valutazione per la tratta ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, la verifica dei dati della programmazione europea, l’aggiornamento e approfondimento degli studi già disponibili e consultazione di Rete Ferroviaria Italiana, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Piemonte e di eventuali operatori industriali di settore.
Il corrispettivo presunto stimato per l’incarico ammonta a 18mila euro, comprensivi degli eventuali oneri previdenziali esclusi oneri Iva.
All’avviso possono partecipare laureati in ingegneria abilitati all’esercizio della professione, con esperienza in materia di trasporti (infrastrutture e programmazione esercizio). Il termine di scadenza per le manifestazioni di interesse – non vincolanti per la Regione, che si riserverà poi di dar seguito all’affidamento – è il 1° settembre 20221.
Presentata dal consigliere di VdA Unie Claudio Restano, la proposta di legge era stata modificata in aula restringendo il campo di analisi alla sola tratta dell’Alta Valle. Questo perché qualche settimana prima da Roma era arrivata la notizia dell’iscrizione dell’elettrificazione Aosta – Ivrea nei finanziamenti del PNRR. Una lunga discussione, con toni a tratti accesi, aveva portato l’Assemblea regionale ad approvare a scrutinio segreto il testo. Il voto – 27 a favore, 7 contrari e 1 astenuto – aveva reso una volta di più lampante la spaccatura in maggioranza e l’isolamento di Chiara Minelli e Erika Guichardaz, le due consigliere di Progetto Civico Progressista, apertamente contrarie all’iniziativa.