Treni bimodali, la Regione ci riprova. Niente gare d’appalto: ora si va a trattativa

22 Agosto 2014

Non c’è due senza tre.  Sui treni bimodali la Regione va avanti e dopo due gare andate deserte oggi la Giunta regionale ha approvato la determinazione a contrarre per la fornitura di cinque mezzi. 

"Dopo le due gare andate deserte – ha spiegato oggi il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella consueta conferenza stampa di Giunta – abbiamo ora la possibilità di andare a trattativa. Dobbiamo assegnare comunque il più in fretta possibile per non perdere i 23 milioni di euro di contributo". 

L’appalto doveva chiudersi in prima battuta alla fine del 2013. A febbraio si era scoperto però che tutto era da rifare. Nessuna delle tre offerte arrivate nella prima gara – quella dell’azienda francese Alstom, della spagnola Caf e della svizzera Stadler Rail – per ragioni diverse, era ammissibile.

Così la Regione, dopo aver ottenuto dallo Stato la possibilità di impegnare i fondi oltre il dicembre 2013, aveva deciso di indire nel maggio scorso una nuova gara affidandola alla Centrale unica di committenza. A luglio la seconda doccia, forse ancora più fretta: gara deserta con nessuna offerta arrivata. 

La delibera approvata oggi prevede l’avvio di una procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara, con gli operatori che avevano mostrato un potenziale interesse nel corso delle precedenti procedure aperte. Le condizioni contrattuali non verranno modicate in modo sostanziale ma si prevede comunque una revisione del capitolato speciale d’appalto e dei documenti di gara "tenuto conto anche di quanto emerso nell’ambito delle precedenti procedure aperte, avendo riguardo, in particolare, ai tempi per la presentazione delle offerte". L’aggiudicazione definitiva sarà legata alla conferma del mantenimento della linea di finanziamento statale, i 27 milioni di euro che, come scritto in delibera, nei documenti ministeriali in corso di approvazione – l’XI Allegato Infrastrutture al Programma Infrastrutture Strategiche – sono tuttora previsti per la Valle d’Aosta.  

L’appalto prevede la fornitura di 5 treni ad alimentazione mista diesel-elettrico che avrebbero permesso di superare la rottura di carico ad Ivrea. Ad oggi i mezzi a gasolio non possono infatti più entrare nella stazione di Torino Porta Susa.

 

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