Uv, Lavevaz: “Al lavoro per un fronte autonomista, ma senza ultimatum”
“Non è il momento di porre degli ultimatum, ma piuttosto di avere rispetto reciproco, di valorizzare la storia e le particolarità di ciascuno, lavorando sui punti comuni, smorzando le differenze”. Così l’Uv risponde alle dichiarazioni di ieri in Consiglio regionale di Luigi Bertschy.
L’Assessore aveva “sollecitato i movimenti a completare i ragionamenti politici in corso”. In particolare ricordando le parole del neo presidente progressista Morelli, Bertschy ha chiesto di “riformare l’area autonomista abbandonando forse anche i simboli. Oggi, è più che mai necessaria una rifondazione: fino a che non daremo un esempio chiaro, una visione strategica autonomista con dei contenuti veri non riusciremo a costruire niente. Non si può stare appesi come Governo ad un’assenza di mancanza di visione politica, che è necessaria per il futuro e per i valdostani.”
Il Leone Rampante concorda sulla necessità in Valle d’Aosta di avere un “fronte, realmente autonomista, compatto, soprattutto ora che il dibattito è aperto sulle nuove forme di autonomie differenziate previste dalla riforma del titolo V della Costituzione”. In questo senso nel fine settimana l’Uv siglerà a Trento un impegno di collaborazione con i movimenti autonomisti del nord est denominato “Uniti per un’Autonomia più forte”.
“Se l’obiettivo è chiaro e condiviso – sottolinea il Mouvement – bisogna essere seri e fari i passi necessari, senza lanciarsi nel vuoto. Il lavoro tra i movimenti autonomisti è cominciato dall’autunno scorso, e procede con convinzione assoluta, almeno da parte dell’Uv. Già nel mese di novembre, solo un mese dopo il congresso, si è arrivati alla firma di un documento decisivo per il percorso di avvicinamento da parte dei quattro movimenti autonomisti, al quale si sono aggiunte nuove forze e idee, e altre arriveranno”.
Il primo passaggio importante sarà la sfida delle prossime elezioni europee del 26 maggio.
“Credo sia necessario il giusto rispetto per i movimenti che lavorano attivamente per raggiungere questo risultato storico – conclude il Presidente dell’Uv, Erik Lavevaz – forse i membri del governo non sono messi tutti i giorni al corrente di quello che succede nei movimenti, ma i rapporti fra le segretarie politiche sono quotidiani e fertili”.