Valle d’Aosta Aperta, Guichardaz e Pulz: “Siamo l’unico progetto progressista”

16 Agosto 2022

“Una Valle d’Aosta  verde, giusta, solidale e aperta”. E’ lo slogan che accompagna la candidatura di Erika Guichardaz alla Camera e Daria Pulz al Senato per il M5S Vda, Area Democratica, Adu Vda e Sinistra italiana. Le due candidature sono state presentate nel pomeriggio di oggi dalla deputata Elisa Tripodi, assieme al simbolo, sullo sfondo del quale compaiono le Cime Bianche. 

“Questo è il risultato di un percorso pubblico avviato due anni fa. Un progetto innovativo e progressista, l’unico veramente progressista. Siamo uniti nei temi e accomunati dagli stessi valori.” evidenzia Tripodi, definendo poi le due candidate come “le uniche due voci libere in Valle d’Aosta che eserciteranno la loro rappresentanza con disciplina e coerenza”. 

Valle dAosta aperta Guichardaz e Pulz

Il programma è in fase di definizione, ma Pulz e Guichardaz qualcosa anticipano già, come il “no alla regionalizzazione della scuola” e ovviamente il no al progetto del collegamento intervallivo fra Cervinia e Ayas.
“Sugli impianti a fune chiediamo una visione diversa. Pensare a cementificare continuamente non è la strada che ci porterà a vivere in modo migliore” sottolinea Guichardaz.
La consigliera di Progetto Civico Progressista ribadisce come la coalizione che la sostiene sia l’unica progressista.
“Basta citare l’esempio del progetto del nuovo ospedale per capire chi sono i progressisti e chi i conservatori”.
Sui valori e i diritti Guichardaz ricorda: “Siamo dichiaratamente antifasciste e antirazziste. Siamo per il ni droite mais oui à la gauche”. 

L’obiettivo della coalizione, aggiunge Daria Pulz, è “contrastare la temuta vittoria delle destre“. Guardando a quanto sta avvenendo invece in Valle d’Aosta l’ex consigliera regionale di Adu Vda spiega di non esser interessata a “partecipare a lotte fra i titani valdostani. Sembra che sia in corso questa ricerca dell’elisir dell’eterna giovinezza, che abbiamo già dentro di noi. Una lotta per capire quale clan ha in mano governo della Petite patrie”.

Da Pulz arriva poi un sì al salario minimo e un no alla flat tax “che aumenterà la ricchezza dei ricchi e renderà i giovani ancora più precari di quanto lo siano oggi”.  Sì anche allo Ius scholae e al matrimonio egualitario. “Vogliamo un paese civile e solidale. Questa è una proposta credibile, alternativa e chiara rispetto alle destre nostalgiche e al liberismo che sta uccidendo tanto quante le guerre”. 

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