Verso il bilancio regionale, la Giunta vara il Defr

19 Settembre 2019

Ci sono gli 8 milioni di euro per il restauro dell’ex priorato e collegio Saint-Benin di Aosta da destinare a servizio del convitto regionale Federico Chabod, i 16 milioni per l’adeguamento sismico, tecnologico e l’efficientamento energetico del Manzetti di via Festaz, i 4,5 milioni per la nuova sede dell’Institut agricole regional in località La Rochère di Aosta e ancora i 3,8 milioni per la realizzazione della pista ciclo pedonale Grand Paradis.

Nel Defr, il documento di economia e finanza regionale per il triennio 2020-2022, approvato martedì in una seduta straordinaria della Giunta regionale, sono per la prima volta contenute le opere pubbliche che finiranno nel programma triennale dei lavori pubblici.

Sono anche gli unici dati numerici disponibili. Il primo step della Legge di Bilancio delinea, infatti, gli obiettivi del Governo regionale per i prossimi tre anni.

Per gli enti locali, ad esempio, si torna a parlare della modifica della legge 48/1995. Sul fronte dei trasferimenti la previsione è di una “sostanziale conferma dei trasferimenti senza vincolo settoriale di destinazione, che troveranno, nell’importo di 91,5 milioni di euro, la soglia che consentirà di garantire continuità e sicurezza nella gestione della macchina amministrativa comunale, sulla quale potranno, poi, innestarsi nuove iniziative”.
Viene ribadita, in ambito sanitario, la volontà di rivedere il progetto di ampliamento dell’Ospedale Umberto Parini. “Per l’Amministrazione regionale rappresenta una priorità l’unificazione delle sedi ospedaliere regionali presso il presidio ospedaliero di viale Ginevra, attraverso la revisione del progetto esecutivo in un’ottica di efficace funzionalità e di contenimento delle spese di investimento e di gestione”. Allo stesso modo viene esplicitata la volontà di “proseguire nell’importante intervento di realizzazione del nuovo complesso universitario della Valle d’Aosta”. Gli uffici di via Trottechien, di proprietà regionale, verranno destinati ad uffici dell’Ateneo, mentre il piano triennale dei lavori destina 350mila euro per l’intervento di rivestimento a fini di sicurezza della Caserma Beltricco all’interno dell’area Testafochi.

Sanità e sociale potrebbero vedere un aumento delle risorse stanziate: “il profondo cambiamento della sanità e delle politiche sociali, richiederà una implementazione delle risorse di parte corrente e di parte investimenti, attraverso lo sfruttamento di tutti i canali di finanziamento, a partire dagli stanziamenti del bilancio regionale, al reperimento di fondi statali, alla partecipazione ai progetti europei”.
Fra le novità l’introduzione delle “Farmacie di servizi”, che in futuro potranno fungere da punti Cup ed erogare nuovi servici come il pagamento del ticket e la consegna dei referti.
Si torna poi a parlare di una “misura unica” per sostenere le persone in condizione di disagio socioeconomico, ma anche di applicare il fattore famiglia quale strumento ad integrazione dell’idee per tener maggiormente conto dei carichi famigliari.

Per i trasporti, oltre agli obiettivi già noti, delineati nel piano regionale che dovrà essere approvato nel 2020, il Governo metterà in campo “misure immediate per migliorare la mobilità in Valle d’Aosta, come l’attivazione di servizi di linea notturni lungo l’asse di fondovalle e di servizi di collegamento tra il centro di Aosta e i parcheggi esterni; saranno inoltre previste misure di sostegno alle famiglie, attraverso la riduzione dei costi di abbonamento del trasporto scolastico, oltre all’introduzione di incentivi economici per l’uso dei mezzi pubblici, iniziando dai giovani”.

Per i grandi comprensori sciistici, “si intende dar corso alla fase di progettazione preliminare del collegamento tra i comprensori di Cervinia e Monterosa”. La volontà è di arrivare alla fine del 2021 “alla decisione basata sulle analisi di realizzabilità in termini di sostenibilità finanziaria, ambientale e urbanistica e, se tale decisione sarà positiva, alle fasi di progettazione definitiva e realizzazione entro dicembre 2026”.

Per le piccole stazioni sciistiche verranno invece individuate “ipotesi di sviluppo o di riconversione attraverso analisi del contesto territoriale, delle caratteristiche e frequentazioni delle diverse località, con il coinvolgimento degli enti e gli operatori locali.” Si ipotizza poi di esternalizzare la gestione della funivia Buisson – Chamois.

Nei prossimi anni potrebbe poi vedere la luce un fondo immobiliare, “previa individuazione di una società specializzata”, a cui affidare la gestione complessiva del patrimonio immobiliare regionale per curarne il “recupero, la trasformazione, la ristrutturazione, la messa a reddito o la capitalizzazione degli immobili già inseriti o che saranno inseriti nel Piano di valorizzazione e di alienazione”.

Il settore del turismo sarà oggetto di una riforma complessiva, già annunciata, dell’attuale modello organizzativo di promozione fondato sull’individuazione di un unico ente. Verrà poi rivista la disciplina sull’imposta di soggiorno, la disciplina delle locazioni ad uso turistico e introdotti incentivi di tipo urbanistico volti alla riqualificazione di fabbricati e aziende turistici. Si vuole poi dotare la Valle d’Aosta di un proprio strumento di regolazione dell’attività di agenzia di viaggi.

Per rilanciare l’economia e incoraggiare le assunzioni, oltre alla riorganizzazione della fiscalità, avvalendosi della manovrabilità garantita dalle norme di attuazione, il Governo regionale intende aderire alla proposta di Cassa depositi e prestiti Spa, in merito all’istituzione a livello regionale di un fondo rotativo imprese (FRI regionale). L’intenzione è poi di attuare una misura per l’attrazione di nuovi insediamenti innovativi e di talenti nella Regione Valle d’Aosta, quale, ad esempio, la realizzazione di una zona franca per la ricerca.
Nel campo dell’istruzione, in collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta, la volontà è di dar vita ad un centro di ricerca volto a favorire la formazione e l’innovazione pedagogico-didattica.

Il documento prevede poi di aumentare gli stanziamenti per alcuni enti strumentali. All’Office régional du Tourisme, la cui organizzazione dovrebbe essere oggetto di un progetto di riforma, si prevedono trasferimenti pari a euro 5.438.577 per il 2020,  6.634.399 euro per l’anno 2021 e 6.661.849 euro dal 2022. Se dovesse andare in porto l’ampliamento, al Parco naturale del Mont Avic, andranno 100.000 euro all’anno in più, altrettanti per la Fondazione Grand Paradis, per lo svolgimento di nuovi attività alla Chambre andranno 150mila euro annui in più, alla casa di riposo J.B. Festaz vengono messi in campo 270.000 per arrivare ad un importo totale annuale di 1.250.000.000 euro, necessario per il raggiungimento del pareggio del conto economico.

Exit mobile version