Via libera alla nuova legge sugli incarichi nella pubblica amministrazione
Via libera da parte del Consiglio regionale alla nuova legge sugli incarichi nella pubblica amministrazione. Il provvedimento articolato in 14 articoli è stato approvato ieri con 28 voti a favore e la sola astensione del gruppo Alpe.
Nella presentazione della nuova Legge il consigliere Luciano Caveri ha sottolineato come durante il lavoro in commissione siano state accolte le richieste degli Ordini e Collegi professionali. ”Vengono introdotti – ha spiegato Caveri – la valutazione comparativa e gli elenchi aperti di accreditamento, con criteri di rotazione negli incarichi. C’è poi da precisare che l’articolo 8, che pareva consentire incarichi, se autorizzati, ai dipendenti del comparto unico, è stato poi letto correttamente ed esclude questa possibilità. Siamo di fronte a un netto miglioramento per ciò che concerne la trasparenza degli incarichi.”
Fortemente critica l’Alpe che aveva iscritto 11 emendamenti al testo di legge. Per il Capogruppo di Alpe, Roberto Louvin “In base agli interventi dei professionisti abbiamo anche rivisto la nostra posizione in merito alla legge, ma avremmo auspicato una maggiore elasticità. Diamo una valutazione articolata su questo disegno di legge. Ci sembra utile aver accolto qualche suggerimento degli Ordini professionali e non solo in relazione alla durata dell’incarico, ma anche riguardo alla professionalità e competenza. Questa legge, però, avrebbe potuto assumere dei connotati più stringenti.”
Secondo l’Alpe in particolare non funziona l’articolo 7, che lascia aperta la possibilità, dietro autorizzazione dell’ente di appartenenza di attribuire incarichi a dipendenti a tempo pieno del Comparto unico.
Commenti positivi sulla nuova legge sono arrivati invece dalle altre forze di minoranza, il Pd e il Pdl. Secondo Rigo “ La novità sostanziale introdotta è una riduzione dei margini di discrezionalità negli incarichi a soggetti esterni che dovrebbe favorire chi possiede maggiore professionalità. Se i meccanismi funzioneranno lo vedremo con il tempo. Il nodo fondamentale è quello di sapere se l’organico attuale, per competenze e qualifiche, sia in grado di rispondere alle esigenze di un’amministrazione sempre più complessa. E se questa Amministrazione sia in grado di sfruttare appieno le competenze che possiede piuttosto che richiedere la collaborazione di esterni. “
Per Lattanzi con questa legge “L’Amministrazione regionale si è dotata di una procedura, richiesta anche dai cittadini, che garantisce una maggior trasparenza e professionalità.”
A chiudere la discussione è stato il Presidente della Regione Rollandin che ha sottolineato come la nuova normativa “vada nella direzione dell’efficienza, dell’economicità e della trasparenza dell’apparato amministrativo.”