Vitalizi, il M5S presenta una proposta di legge per rendere trasparenti i dati
Rendere trasparenti i dati di chi percepisce un assegno vitalizio in Valle d'Aosta. A chiederlo con una proposta di legge depositata ieri è il consigliere del M5S Roberto Cognetta.
L’iniziativa prevede che siano pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio regionale i nominativi di coloro che percepiscono mensilmente l'assegno vitalizio, anche di reversibilità, e i relativi importi lordi mensili, nonché la rispettiva somma complessivamente già erogata alla data di entrata in vigore della legge. Non solo, la proposta di legge chiede anche che vengano resi pubblici i nominativi dei 55 ex consiglieri che grazie all’ultima finanziaria del 2016 hanno potuto riscattare subito la "pensione" in forma di capitale, seppur con alcune decurtazioni, portandosi a casa un totale di 22 milioni e 200mila euro.
Infine il grillino chiede che i cittadini possano conoscere anche i consiglieri che hanno rinunciato alla pensione ovvero al momento i soli due consiglieri del M5S, Cognetta e Ferrero.
L’iniziativa sulla trasparenza dei dati potrebbe non essere l’unica sui vitalizi che approderà a breve in aula. Il consigliere Roberto Cognetta ha infatti annunciato la presentazione di una seconda iniziativa per far transitare le "pensioni d'oro" dei consiglieri ed ex, dal regime della capitalizzazione a quello contributivo.
Proposta di legge che potrebbe ricalcare la nazionale "Richetti" sull’abolizione dei vitalizi che dopo l'approvazione nei mesi scorsi alla Camera si è ora arenata al Senato.
"Il trattamento economico dei consiglieri è di competenze esclusiva del consiglio regionale" ha ricordato in aula l'Assessore regionale alle Finanze, Ego Perron. "Per fare delle valutazioni peraltro è necessario conoscere alcuni dati che sono di esclusiva competenza del Consiglio regionale. Il Governo regionale non intende intervenire in tale ambito ma ciò non toglie che la questione potrà essere oggetto di approfondimenti, anche fra i movimenti o negli organi consiliari, per discutere eventuali proposte normative che potranno essere definite nell'ambito della prossima legge finanziaria".
Una proposta di legge, messa in piedi prima dell'estate in gran segreto e per contrastare la “Richetti”, in realtà esiste già. La norma, per salvaguardare i consiglieri attuali ed ex e loro congiunti che ad oggi percepiscono un assegno vitalizio, prevede la chiusura dell’Istituto dell’assegno vitalizio, una sorta di Inps dei consiglieri creata nel 1999, con la liquidazione in forma di capitale delle singole posizioni, abbattute dell’11% a cui si aggiunge un altro 1% per ogni anno che separa il consigliere dai famosi 60/65 dell’età pensionabile.
“Insomma il Governo se ne lava le mani” replica a Perron, il grillino Cognetta. “Peccato che i soldi che date all’Istituto per l’assegno vitalizio arrivino dal Governo regionale”.