Un atlante digitale per riscoprire il patrimonio nascosto della Valle d’Aosta

29 Novembre 2024

In Valle d’Aosta esiste un ricco patrimonio di edifici dimenticati che raccontano storie di un passato vivo e pulsante, ma che oggi rischiano di cadere nell’oblio. Ora, grazie a un innovativo Atlante digitale, quei luoghi tornano protagonisti, offrendo nuove possibilità per la riqualificazione e il futuro del territorio montano. Lo strumento, presentato il 25 novembre 2024, nella Sala Cogne della Pépinière des entreprises di Aosta, è stato promosso nell’ambito del progetto Courmayeur Climate Hub, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’Atlante digitale è il risultato di una collaborazione tra l’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino, la Fondazione Courmayeur Mont Blanc, il GAL Valle d’Aosta e il CELVA. Il progetto mira a creare una strategia di riqualificazione edilizia capace di incentivare la creazione di nuovi servizi e migliorare la qualità della vita nei territori montani.

Un archivio digitale per il patrimonio della Valle dAosta

L’Atlante, una piattaforma digitale interattiva, raccoglie informazioni dettagliate su 50 manufatti abbandonati o sottoutilizzati, frutto di una ricognizione iniziata nel 2021. Attraverso una schedatura critica, documentazione fotografica e riprese video, ogni sito censito diventa una risorsa consultabile e, soprattutto, un’opportunità di riqualificazione.

Non si tratta di un archivio statico: l’Atlante è un progetto “aperto”, che può essere arricchito grazie alle segnalazioni di amministratori locali, professionisti e cittadini interessati. Lo strumento punta a coinvolgere attivamente il territorio, promuovendo un approccio partecipativo alla valorizzazione del patrimonio architettonico.

Tra le aree censite troviamo edifici di proprietà pubblica e privata considerati strategici per un possibile rilancio in chiave di sostenibilità e welfare locale. L’obiettivo è ambizioso: ripensare l’abitabilità dei territori montani, rendendoli più attrattivi e vivibili.

La Presentazione dell’Atlante ha coinvolto esperti e amministratori locali, offrendo anche un’importante occasione formativa per architetti, ingegneri e geometri.

Dopo i saluti introduttivi di Roberto Ruffier (Fondazione Courmayeur Mont Blanc) e Roberto Dini (Politecnico di Torino), la borsista di ricerca Skye Sturm ha illustrato le funzionalità del sito e le schede interattive, accompagnata dai fotografi Lorenzo Ciarfella e Matteo De Bellis, che hanno curato la campagna fotografica e video del progetto.

Un momento di confronto prezioso è stato offerto dall’intervento della professoressa Viviana Ferrario dell’Università IUAV, che ha condiviso le sue ricerche sulle “Strutture obsolete nel Sito Dolomiti UNESCO”. Le conclusioni dell’evento, affidate a Wanda Chapellu, sindaca di Verrayes e membro del Consiglio di Amministrazione del CELVA, e a Marta Anello, coordinatrice del GAL Valle d’Aosta, hanno gettato le basi per il proseguimento delle attività.

Un Progetto per il futuro del territorio montano

L’Atlante non è solo uno strumento per censire il patrimonio edilizio: è una risorsa che guarda al futuro, puntando a una nuova abitabilità dei territori montani. La conoscenza di questi manufatti rappresenta il primo passo per pianificare strategie di sviluppo sostenibile, in grado di rispondere alle esigenze delle comunità locali.

Il progetto, che rientra nella strategia del Courmayeur Climate Hub, finanziato dall’Unione Europea tramite il Next Generation EU, è consultabile online sul sito della Fondazione Courmayeur Mont Blanc. La piattaforma è accessibile a tutti e invita la partecipazione attiva di cittadini, amministratori e professionisti per segnalare nuovi manufatti e contribuire ad ampliare l’archivio.

Dove Consultare lAtlante

L’Atlante digitale è disponibile al seguente indirizzo: https://atlantidigitali.fondazionecourmayeur.it/atlanti/

Exit mobile version