Una pluralità di voci e testimonianze per “Woman’s rights Vda”

13 Novembre 2023

La “Special Edition” di The First Thursday dedicata ai diritti delle donne è stata un’occasione intensa e proficua per creare un’opportunità di confronto e di riflessione su una tematica sempre più attuale ma anche sempre lontana dal trovare una “soluzione”.

Woman’s rights Vda”, questo il titolo dell’evento, è un progetto voluto da Cittadella dei Giovani e realizzato in collaborazione con BLU Associazione culturale grazie al sostegno di BCC Valdostana ed Enval srl e alla partnership di Zonta Club Aosta Valley, di Soroptimist Valle d’Aosta, della Rete al Femminile di Aosta, del Comando e del Gruppo Compagnia di Aosta dei Carabinieri.

Obiettivo, per Cittadella e per BLU Associazione culturale – che con questa iniziativa si presenta al pubblico per la prima volta – era quello di raccogliere voci, contributi e sinergie intorno ad un tema urgente per la qualità e la stabilità del vivere insieme, e di capire insieme come e quanto anche fenomeni che si intendono come privati in realtà abbiano profondi ed importanti riverberi nella collettività.

L’agenda 2030 declina tra i 17 macro-obiettivi anche quello del raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze: questa ed altre iniziative di sensibilizzazione sono il contributo degli organizzatori in questo processo di civiltà.

Un appuntamento costruito sulla pluralità delle voci, sulle visioni più diverse e sui più sani principi di cittadinanza attiva, favorendo consapevolezza e lavoro sinergico tra tutti gli attori istituzionali e privati.

Un punto di partenza per concordare azioni comuni, progetti e iniziative che coinvolga tutti, solidali e determinati al raggiungimento dell’obiettivo.

Il format ideato dalla Cittadella e articolato in talk con esperti, racconti e testimonianze con il coinvolgimento attivo del pubblico, si è aperto con i saluti dei promotori – rappresentati da Tiziana Gagliardi per la Cittadella e da Roberta Carla Balbis per BLU Associazione culturale – e dell’Assessora alle Politiche sociali, abitative e delega alle Pari opportunità del Comune di Aosta Clotilde Forcellati.

Due i panel proposti nel pomeriggio di lavori, entrambi moderati da Tiziana Celli, psicologa e con Barbara Caviglia che ha dato voce ai brani e ai testi scelti dalle partecipanti, parole da cui è scaturito il confronto.

Il primo dedicato alla violenza di genere in Valle d’Aosta, si è aperto con le sollecitazioni del Colonnello Giovanni Cuccurullo, Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta, che ha tracciato una fotografia del fenomeno violenza in Valle d’Aosta e presentato il progetto “Una stanza tutta per sé”, realizzato già nel 2019 da Zonta Club Aosta Valley e Soroptimist VdA, secondo un protocollo nazionale che vede la collaborazione tra l’Arma e il Club internazionale Soroptimist. La stanza è ora in fase di rinnovamento e sarà dotata di una serie di strumenti informatici utili ad acquisire le deposizioni con una modalità meno impattante sul piano emotivo per le donne che scelgono di denunciare le violenze fisiche, psicologiche ed economiche che subiscono.

Grazie agli interventi di Alessandra Fanizzi, Presidente Soroptimist Valle d’Aosta, e di Roberta Carla Balbis il panel ha toccato anche temi diversi come la tossicità dell’amore familiare e il ruolo degli uomini chiamati ad attivarsi per rigettare e condannare le condotte violente nei confronti delle donne. In collegamento online ha portato il suo contributo anche Silvia Baldini che ha presentato “Ladies body show”, un lavoro teatrale di Qui e Era Residenza teatrale sul corpo delle donne.

Il secondo panel, incentrato sul tema “Lavoro, immigrazione e stereotipi”, ha ospitato le testimonianze e le riflessioni di Arnela Pepelar, mediatrice interculturale, referente area migranti della cooperativa L’Esprit à l’Envers proveniente dalla Bosnia Erzegovina che si è soffermata sulla condizione di solitudine e di isolamento delle donne immigrate impegnate in Italia nei lavori domestici e di cura. A turno, infine, Sambu Buffa, consulente in diversità equità e inclusione nel marketing comunicazione e diversity mindset trainer della Repubblica democratica del Congo, ha raccontato il suo lavoro a fianco delle organizzazioni dove si palesano comportamenti di razzismo e discriminazione, e Alexandra Kharakoz, interior designer di origini russe, ha proposto una riflessione a tutto tondo a partire dal ruolo delle donne nel mondo dell’arte e dello spettacolo.

I lavori si sono conclusi, dopo il Charity Free Aperitif a cura dell’Unione Regionale Cuochi Valle d’Aosta e destinato alle implementazioni previste per il progettoUna stanza tutta per sé, con la proiezione serale del docufilm Woman di Yann Arthus-Bertrand e Anastasia Mikova.

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