All’ospedale Beauregard un convegno sull’oculistica in 3D
L’oculistica in 3D sarà al centro di un convegno in programma all’Ospedale Beauregard di Aosta per lunedì prossimo, 18 settembre. L’iniziativa è rivolta agli specialisti sulle nuove tecnologie nel campo della chirurgia degli occhi ed è organizzata dalla Struttura complessa di oculistica del nosocomio aostano, diretta dal dottor Luca Ventre.
Il Beauregard è stato tra i primi centri italiani ad affrontare tutta la chirurgia oculare in 3D e, dal 2021, con l’arrivo dell’attuale primario, il reparto ha visto l’ingresso di giovani specialisti del settore e l’investimento dell’azienda Usl per l’acquisizione di strumenti all’avanguardia per la diagnostica e per la chirurgia oculare.
Il convegno verterà proprio sull’innovazione e sulle nuove tecnologie nella chirurgia oculare: con ospiti piemontesi e valdostani si parlerà delle chirurgie della cataratta, della retina, del glaucoma, della cornea e degli annessi oculari affrontate con tecnologia 3D. Verranno, inoltre commentati gli interventi chirurgici eseguiti quello stesso giorno e proiettati in differita durante l’evento.
“Si tratta di un appuntamento che abbiamo fortemente voluto – dice Ventre che interverrà presentando la tecnologia di ultima generazione 3D Ngenuity, di cui il reparto aostano è dotato – per sviluppare pratiche d’eccellenza che stiamo portando avanti come équipe in un’ottica di elevata qualità delle diagnosi e delle cure fornite ai pazienti e di continua crescita professionale”.
La tecnologia 3D permette, tramite una telecamera montata al posto degli oculari del microscopio, di visualizzare in un monitor da 55′ il campo operatorio e di vedere in modo tridimensionale mediante l’ausilio di occhiali specifici che indossano tutti gli operatori di sala.
In questo modo il campo operatorio e le fasi della chirurgia sono visibili ad altissimo ingrandimento da tutti i presenti in sala (come se si trattasse di un intervento di chirurgia maggiore) agevolando la formazione dei giovani chirurghi, migliorando la visualizzazione di strutture microscopiche e coinvolgendo tutta l’equipe operatoria.