Emergenza farmaci: in Valle mancano alcuni medicinali, ma la situazione è in miglioramento
Anche nelle farmacie della Valle d’Aosta scarseggiano se non mancano del tutto i medicinali. A pesare per la propria irreperibilità, secondo i farmacisti nostrani, sono prettamente antinfiammatori, ibuprofene, antibiotici e prodotti pediatrici. Nonostante il carattere nazionale di tale emergenza, tuttavia, i professionisti della regione concordano nel rassicurare che la situazione è già in miglioramento.
Storia di un’emergenza
Risale a pochi giorni fa la segnalazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco della carenza di oltre 3 mila medicine nelle farmacie della penisola. Secondo le autorità, tale situazione è dovuta principalmente alle difficoltà legate alla pandemia riscontrate dalla Cina, Paese produttore per eccellenza dei principi attivi dei farmaci. Accanto poi all’aumento delle richieste dovuto alle dilaganti epidemie di Covid-19 e influenza stagionale, il conflitto tra Russia e Ucraina ha generato non soltanto rincari di energia e carburanti bensì anche una penuria di prodotti quali plastica, vetro e alluminio funzionali al packaging, o di prodotti invece necessari al confezionamento dei blister per capsule o compresse.
Consci della gravità di quanto sta accadendo, il ministro della Salute Orazio Schillaci e il suo sottosegretario Marcello Gemmato hanno allestito in collaborazione con Aifa, professionisti del settore, Nas e medici di base italiani un tavolo di lavoro permanente volto alla ricerca di possibili soluzioni.
I farmaci mancanti
Dallo sciroppo per la tosse ai prodotti a base di acetil-cisteina, da alcune tipologie di antibiotico ai farmaci pediatrici, sono molteplici le mancanze che affliggono anche gli esercizi farmaceutici valdostani.
“Nonostante le consegne occasionali, non è garantita la disponibilità di ibuprofene e antinfiammatori, per i quali cerchiamo di proporre alternative in accordo con i medici curanti – osservano Nicola Lucio Picenna e Simone Pascale della Farmacia Fabbri di Nus -. Dalla metà di dicembre in poi, con l’anticipo del picco influenzale, abbiamo avuto una carenza di alcuni antibiotici e di altri medicinali importanti”.
Le cause scatenanti
Alcune tipologie di medicina sono già in fase di produzione e spedizione in piccole quantità a seguito della riapertura delle aziende farmaceutiche rimaste inattive durante il periodo delle festività natalizie.
“La carenza di prodotti per bambini quali anti-asmatici e broncodilatatori ha generato durante l’inverno non poco allarmismo nei genitori che ne avevano necessità – constata Rosella Ricciardi, direttrice della Farmacia Envers Deux di Pollein -. Accanto alla scarsità di principi attivi e alla chiusura delle industrie, incide anche la maggiore domanda di cure rispetto all’anno passato, quando l’uso generalizzato delle mascherine aveva protetto molti dalla contrazione di malattie”.
Una situazione temporanea
Come confermato da molti farmacisti valdostani, nonostante alcuni medicinali possano essere sostituiti con prodotti similari o analoghi, alcuni clienti particolarmente abitudinari faticano ad accettarlo.
“Si tratta ovviamente di un disagio per operatori e utenti, totalmente risolvibile entro un paio di settimane mantenendo pazienza e buona volontà – assicura Alessandro Detragiache, titolare della Farmacia Centrale di Aosta e presidente di Federfarma Valle d’Aosta -. Stando ai nostri fornitori, entro la fine del mese alcuni dei farmaci assenti dovrebbero già poterci essere riconsegnati”.
Un lavoro di rete
I professionisti della regione fanno appello a clienti e malati affinché essi evitino di acquistare dosi eccessive di medicinali per farne scorta, pena il rischio di aggravare una situazione di carenza comunque ben lontana dall’allarme.
“Stiamo sostituendo i prodotti fluidificanti con integratori o farmaci generici e gli sciroppi contenenti ibuprofene con supposte o paracetamolo, mentre le fiale per Aerosol a base di cortisone ci vengono ancora recapitate anche se in maniera contingentata – raccontano dalla Farmacia Comunale 4 di Aosta, spiegando che parte dell’incremento delle richieste di alcuni farmaci deriva dai passati 6 mesi di elevata domanda per via dell’epidemia di Covid-19 -. È importante riuscire a creare rete tra le varie farmacie del territorio, talvolta servendosi dei medicinali confezionati da alcuni colleghi dotati di laboratori galenici oppure domandando a esercizi di dimensioni e afflusso di clienti inferiori”.