Lunghe liste d’attesa, per alcuni esami e visite esistono i percorsi di tutela

02 Novembre 2021

Esami e visite con tempi di attesa troppo lunghi? Prima di ricorrere al privato, è bene informarsi sull’esistenza di un Percorso di tutela, ovvero un accesso alternativo alle prestazioni specialistiche. Il Percorso di tutela riconosce al cittadino la possibilità di avvalersi di specialisti in Libera Professione Intramuraria, pagando il solo ticket, come se le ricevesse dal Servizio sanitario regionale.

Possono accedere ai Percorsi di tutela i cittadini che devono eseguire una prima visita specialistica o un primo esame diagnostico ma non vedono assegnata la prenotazione entro il tempo massimo corrispondente alla priorità clinica attribuita dal medico sulla prescrizione (30 giorni per la visita e 60 giorni per gli esami diagnostici).

Per conoscere quali visite specialistiche rientrano nei Percorsi di tutela concordati con l’Azienda Usl è necessario: o informarsi presso l’URP dell’USL (lunedì, martedì e giovedì dalle ore 08 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 16; mercoledì e venerdì dalle ore 08 alle ore 13. Tel.:0165.544418-0165.544815-0165.544688; E-mail:urp.aosta@ausl.vda.it) o accedere alla pagina del sito internet dell’Ausl della Valle d’Aosta. dove sono fornite tutte le informazioni relative ai percorsi di tutela. Nella stessa pagina, qualora si rientri negli aventi diritto, è possibile scaricare il modulo per la richiesta della prestazione in regime di LPI.

PRESTAZIONI EROGATE IN REGIME DI LPI CON ONERI A CARICO
DELL’AZIENDA USL DELLA VALLE D’AOSTA

L’Assessorato della Sanità ricorda, infatti, come a seguito della sospensione delle prestazioni avvenuta in fase pandemica, delle attività aggiuntive legate alle vaccinazioni e alla somministrazione dei tamponi e della grave carenza di alcune figure professionali, le prestazioni hanno subito un allungamento dei tempi di attesa.

“Il diritto ad ottenere il Percorso di tutela è riconosciuto solo nei casi di prime visite o di primi esami diagnostici strumentali  – precisa l’Assessorato alla Sanità – intendendo con queste espressioni una richiesta per un problema di salute per il quale il cittadino non si è ancora rivolto al servizio sanitario regionale. Il cittadino può verificare sulla prescrizione consegnata dal medico se la prestazione richiesta è stata considerata dal medico una prima visita o un primo accertamento diagnostico”.

Per ampliare la capacità di offerta di specialisti e di prestazioni l’Azienda Usl sta, inoltre, provvedendo a stipulare nuovi accordi con strutture private accreditate anche poste nella vicina Ivrea che potrebbero meglio soddisfare le esigenze dei residenti nella bassa Valle.

“In accordo con l’Azienda Usl ci siamo attivati affinché i percorsi di tutela possano rappresentare un percorso utile a superare le criticità – afferma l’Assessore alla Sanità, Roberto Alessandro Barmasse -. È bene agire su più fattori per migliorare il servizio sia dal lato dei servizi sia dal lato dei cittadini e malgrado le difficoltà oggettive di questo periodo c’è la volontà di intervenire là dove è possibile per fornire un servizio che sia il più soddisfacente e che incontri i bisogni delle persone.”

 

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